BOTTINO: 300 EURO
La notizia della rapina ce l'ha data per primo Mimmo Barletta, sul suo blog AhiCeglie.
Questa sera nuova rapina a Ceglie, presso un supermercato di Largo Amendola.
Dopo qualche settimana di “pausa”, torna dunque la paura, tra i commercianti e la gente comune.
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Continuiamo a chiedere che le Istituzioni si mobilitino al massimo.
Abbiamo già parlato del Consiglio comunale su ordine pubblico e sicurezza richiesto da tutta l'opposizione al completo e che da 5 mesi attende di essere convocato.
CONVOCATELO!
Per altri dettagli ci aggiorniamo più tardi.
Vi terremo informati.
Dobbiamo per forza aspettare che i cittadini si facciano giustizia da soli? Non è più possibile accettare tutto questo e restare inermi
RispondiEliminaIl metodo di difenderci meglio c'è, le forze in campo ci sono, bisogna saperle usare e coadiuvare.
RispondiEliminaIl consiglio comunale e incontro col Prefetto non risolveranno il problema se seguono le remote strategie e linee operative, avranno un risultato diverso da quello prospettato "una scarica di multe per infrazioni al codice stradale e verbali ai commercianti" e di conseguenza, aumenteranno i reati perchè si dimostrerà incapacità.
questo è il popolo cegliese, nn prendiamoci in giro,e nn pretendiamo altro, cioè questo è quello che merita questo popolo, l'ignioranza è il nostro sale, la nostra linfa vitale,è il nostro DNA, il prodotto di questo popolo è un governo incapace e nà mala ammnistrazione, siamo minoranza caro amico, visto che noi siamo democratici ed intelligenti, dobbbiamo amaramente accettare o subire questi inermi ed inconcludenti ammnistratori, fino alla loro fine, alle prossime vedremo il popolo quale evoluzione abbia sviluppato;QUINDI LE RESPONSABILITA' APPARTENGONO A NOI!!! buona domenica!
RispondiElimina... Aggiungerei all'ultimo commento che c'é troppa presunzione e arroganza
RispondiEliminaFino ad ora, le amministrazioni di tutta Italia hanno sostenuto alla meglio e peggio il sistema fallimentare della sicurezza pubblica e privata.
RispondiEliminaLa politica, il Prefetto e forze dell'ordine confondono il dovere e identità con i compiti e tecnica operativa.
Il problema sicurezza è fronteggiato con la quantità di carte macchiate, dimostrazione di forza e pubblicità che non hanno nulla da spartire con l'obiettivo prefissato e a mettere la ciliegina sulla torta, è il tartassamento economico sui cittadini incapaci d’avvalersi del potere di difendersi senza infrangere le regole.
Allora, possiamo suggerire all'amministrazione di esaminare la forza economica che la cittadinanza riserva per la sicurezza, confrontarla con le forze in campo e applicare norme che ordinano il lavoro degli addetti "tutti" per la sicurezza pubblica e privata.
Se l'operazione è appresa e sostenuta, non si scontrerà con la grave incapacità politica (che non fa pressare sull'ordine pubblico per non avere disordini di massa cittadina) anzi, ne gioverà anch'essa perché il territorio diverrà meta d'investimento.