giovedì 26 aprile 2012

Rischio diserbanti, se ne parla a Ceglie





Riprendo la segnalazione di Plinio sul suo blog in merito a un convegno che si terrà domani sera (venerdì) a Ceglie, presso il Comune Leggi tutto



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1 commento:

  1. L’incontro di ieri sera era organizzato dall’associazione “Liberi dai Veleni” che si raccoglie intorno al sito http://www.liberidaiveleni.eu. A mio avviso occorrerebbe un convegno sui fitofarmaci, cui partecipino esperti di diverso orientamento e settore e che consigli metodi colturali ottimali e tranquilli. Voglio dire che un fitofarmaco citotropico di copertura, per es., non può essere inserito nel generico calderone dei veleni.
    Nel convegno, cui hanno partecipato due esperti di agricoltura e uno di oncologia, è emerso quanto segue:
    - un’indagine ematologica francese ha rilevato nel sangue umano parecchi componenti dei fitofarmaci che entrano nella catena alimentare; questo studio, a mio avviso, chiarisce da solo le cause dei tumori;
    - i fitofarmaci determinano danni acuti e cioè immediati al di sopra di una certa soglia e danni cronici, tra i quali appunto i tumori (ma non soltanto quelli), indipendentemente dalla soglia, ma, a mio avviso, sulla base delle quantità accumulate nell’organismo;
    - i diserbanti distruggono non soltanto le erbe infestanti, ma tutta una fauna che contribuisce alla fertilità del suolo che pertanto diventa sterile;
    - conviene non arare il terreno, non diserbare e tagliare l’erba con delle macchine grandi e piccole, sulle quali si può regolare l’altezza del taglio, e che possono essere usate anche su terreni mediamente accidentati; naturalmente, aggiungo io, si possono usare i decespugliatori;
    - non bisogna eliminare le rocce con macchine frantumatrici perché esse sconvolgono la fertilità e il drenaggio del terreno, oltre a distruggere, a mio parere, una caratteristica importante del nostro paesaggio, il carsismo superficiale.

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