Pare che, per la nostra città, sia un momento nero per tante situazioni occupazionali. Fino a qualche giorno fa abbiamo parlato della protesta dei lavoratori precari (dipendenti a tempo determinato) del Comune che non vedranno rinnovato il loro contratto di lavoro per motivi di contabilità pubblica (clicca qui). Per loro fino ad oggi si ipotizza (forse) un possibile rientro a lavoro attraverso ditte esterne che li "assorbirebbero", vedendosi comunque ridotti, evidentemente, i diritti maturati fino ad oggi attraverso un rapporto di lavoro diretto con il Comune (per il quale lavorano, direttamente o indirettamente, da ben 16 anni). Un'ulteriore precarizzazione.
Oggi leggiamo un’altra notizia ancora più preoccupante per il futuro di tanti lavoratori cegliesi di un settore, tra l’altro (quello dell’industria tessile) che da anni vive nella nostra città una situazione di profonda crisi.
(da BrindisiReport):
“...I 190 operai della Itn, Industriale Tessile Nardelli, di Martina Franca, almeno 60 dei quali originari di Ceglie Messapica. Questa mattina alle 7, ora di apertura della fabbrica, i lavoratori hanno raggiunto lo stabilimento per prendere regolarmente servizio, e invece hanno trovato i cancelli presidiati dai sindacati ai quali era stato comunicato nella tarda serata di ieri che l’azienda avrebbe chiuso la produzione, per decisione unilaterale e irreversibile dell’amministrazione. “Colpa della crisi”, ha detto il titolare Angelo Nardelli, che ha affidato l’epitaffio dell’impresa, ultimo presidio dell’industria tessile in tutta la Valle d’Itria, ad un testo laconico tanto quanto lapidario indirizzato via fax alle organizzazioni sindacali”.
Auguriamo a queste lavoratrici, e alle loro famiglie, che questa situazione non facile possa risolversi per il meglio.
C’è però anche qualche notizia positiva.
La Giunta Regionale guidata da Nichi Vendola ha approvato il programma “Strada facendo”, una serie cioè di interventi di messa in sicurezza ed ammodernamento di strade già gestite dallo Stato mediante l’Anas e da qualche anno affidate alla gestione delle Province.
L’anno scorso la Regione aveva chiesto alle varie Province di individuare progetti che potessero essere finanziati. Tra gli interventi messi a cantiere, c’è la rettifica della curva pericolosa sulla Sp n.26 “Francavilla Fontana – Ceglie Messapica” che, dopo i tragici fatti succedutisi nei mesi e negli anni scorsi, è stata ribattezzata da molti “la curva della morte”.
Gli interventi devono essere realizzati da parte della Provincia, pena la revoca dei finanziamenti, entro il 31 dicembre prossimo.
Sfir: comunicato di Ciro Argese
Ricevo dal consigliere provinciale UDC Ciro Argese e pubblico questo comunicato:
"Presenterò per il prossimo Consiglio Provinciale una mozione che porti la Provincia a prendere una posizione netta contro l'offesa che viene fatta quotidianamente alla comunità brindisina da imprese (non tutte naturalmente...) che operano in settori particolarmente delicati dal punto di vista ambientale
e se ne infischiano della salute dei cittadini. L'ultimo fatto relativo al sequestro di un terreno all'interno della Sfir per inquinamento ambientale è solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Queste imprese non devono dimenticare che l'autorizzazione integrata ambientale rientra nella competenza della Provincia e tale Ente qualora ravvisi situazioni di illegalità può attivare la procedura di revoca. Chiederò al Consiglio Provinciale di prendere una posizione forte,tenuto conto che il Presidente Ferrarese ha già dimostrato più volte particolare sensibilità su tali importanti questioni. Come,una su tutte,quella degli impianti fotovoltaici dove il Presidente,in maniera quasi solitaria per dire la verità,ha denunciato per tempo la grave situazione che si era venuta a creare e che da qualche giorno stà venendo a galla. La Provincia di Brindisi non può essere trattata come terra di nessuno. Bisogna che tutti rispettino le regole ed è compito della politica farle rispettare".
Cons. Prov.le Ciro Argese
Questo è quello che era successo: clicca qui
volevo segnalare alcune cose:
RispondiElimina1)perchè il castello non è illuminato?
2)scarsa illuminazione nel corso
3)come mai avanti le scale della chiesa madre compare una colata di cemento a montagnetta??orribile da vedere
L'ho hai segnalato alla nuova assessora .
RispondiEliminaappena la vedo ...
RispondiEliminaall' anonimo n.2: ma l'italiano lo hai imparato in BURUNDI? madonna che ignoranza
RispondiEliminaLeggo tutte le mattine il zingarelli.
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