sabato 19 marzo 2011

Il manifesto "misterioso"

Siamo davvero una città particolare. Una città piena di problemi che ultimamente sono stati diversi: c’è stato quello della preoccupante nube nera sulla città in seguito all’incendio di cui ben sappiamo (attendiamo i risultati dell'analisi dell'Arpa sul terreno), il rischio che diversi lavoratori Lsu vengano mandati a casa da un giorno all’altro senza un lavoro, il cimitero abbandonato e in alcuni punti a rischio crollo (foto), i fatti di sangue che negli ultimi mesi hanno colpito la città.

Per non parlare di problemi di ben più lunga data: il lavoro che non c’è, la gran parte dei giovani che lascia Ceglie e ci torna (quando ci torna) solo per le ferie, la crisi del commercio e di tante attività, un senso generale di incertezza per il futuro.

Eppure in queste ore le discussioni sembrano concentrate su un argomento essenziale. Quale?un manifesto affisso in alcuni punti della città.

Motivo? Perché non si è capito a chi la frase in esso contenuto si riferisse.



L’attenzione si concentra su quella data posta in calce al manifesto: il 13 marzo, che tra l’altro è stata la Prima Domenica di Quaresima.

Addirittura c’è chi sarebbe arrivato a leggerci un “avvertimento mafioso”… Scusate ma non mi sembra molto verosimile. Della vicenda ne parla addirittura la testata online “BrindisiReport” sempre attenta a quello che accade nel nostro territorio e che nell’articolo sostanzialmente tranquillizza su quello che qualcuno pare abbia interpretato come un “messaggio subliminale” preoccupante. Leggi

Nella comunicazione pubblicitaria, la "strategia" di lanciare un messaggio o un prodotto o un evento senza in un primo momento citarlo, creando un clima di attesa, è abbastanza tipica. Solo in un secondo momento, quando in tanti attendono curiosi la soluzione dell’ “enigma”, viene lanciato il messaggio vero e proprio. L’effetto comunicativo, e di diffusione del “messaggio”, risulterà esponenzialmente amplificato.

Non sarà così anche questa volta? Non sarà che tra qualche giorno sorrideremo di fronte agli "allarmi" inutili?



E, comunque, magari i problemi della nostra città fossero la soluzione del quiz su un manifesto…

Magari …

Nel frattempo, queste "notiziole" distolgono l'attenzione dai problemi veri.


Ma siamo seri …!!!!!!!!


3 commenti:

  1. 1-La strategia della distrazione
    L’elemento primordiale del controllo sociale è la strategia della distrazione che consiste nel deviare l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dei cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche, attraverso la tecnica del diluvio o inondazioni di continue distrazioni e di informazioni insignificanti.
    La strategia della distrazione è anche indispensabile per impedire al pubblico d’interessarsi alle conoscenze essenziali, nell’area della scienza, l’economia, la psicologia, la neurobiologia e la cibernetica. “Mantenere l’Attenzione del pubblico deviata dai veri problemi sociali, imprigionata da temi senza vera importanza. Mantenere il pubblico occupato, occupato, occupato, senza nessun tempo per pensare, di ritorno alla fattoria come gli altri animali (citato nel testo “Armi silenziose per guerre tranquille”).

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  2. 2-I comandanti che gli altri devono osservare
    Capita di leggere inviti al rispetto dei comandamenti, quelli canonici e quelli che da essi derivano. Va bene l'invito, ma sarebbe meglio se questi comandamenti venissero universalmente rispettati.

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  3. ......................sono convinta che non si tratti ne di avvertimento mafioso ne tanto meno di qualcosa di lucubre o oscuro, ma solo e soltanto di un modo credo abbastanza geniale per invitarci a riflettere, lasciando da parte per un attimo i problemi di una vita quotidiana difficile, i battibecchi, le offese e gli scontri (vedi problemi macchina amministrativa), un modo semplice per ricordarci o per chi non lo sapesse per informare che siamo Quaresima ed un po di tempo fa QUALCUNO ha sacrificato la sua vita per noi!!!!!!!
    Poi il crederci o no quello è un fatto del tutto personale. L.F.I.

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