In Italia
C’è un problema che per molti italiani rappresenta il pensiero e la preoccupazione ossessiva dal momento in cui si svegliano fino al momento in cui la sera ricadono tra le braccia di Morfeo. Quale? Ma che domande…… La riforma della giustizia penale.
Chi tra gli italiani (anche voi che leggete) non ha infatti tra le suoi preoccupazioni un proprio processo penale in corso? Sono queste le priorità che contano per gli italiani: altro che la crisi delle aziende che chiudono, il lavoro che non c’è, la sicurezza, ecc.
Oggi tutto è quasi risolto: il governo ha approvato il disegno di legge sulla separazione delle carriere dei magistrati. Clicca qui per leggere i contenuti principali.
Cito solo un punto a caso della “riforma”. Una modifica costituzionale vedrà questo nuovo articolo 112 della Costituzione: "L'ufficio del pubblico ministero ha l'obbligo di esercitare l'azione penale secondo i criteri stabiliti dalla legge". Quindi i criteri (sulla scelta se iniziare o meno un procedimento per un certo tipo di ipotesi di reato) saranno stabiliti dalla legge, cioè dai parlamentari, cioè dalla maggioranza di questi, cioè dal partito di Berlusconi.
Adesso siamo tutti più tranquilli.
Gli italiani con questa riforma potranno risolvere i loro problemi quotidiani.
Scioperanti per il presidio ospedaliero
Leggo nei commenti al post precedente (clicca qui) che la Conferenza dei capigruppo in Consiglio comunale avrebbe “deciso di avviare un presidio permanente all’interno dell’Ospedale Civile dal giorno 16 marzo sino al 24 marzo giorno in cui verrà proclamato lo Sciopero Generale della città di Ceglie Messapica con una manifestazione che si terrà alle ore 11.00 nei pressi del locale Ospedale Civile”.
Leggiamo la firma dei capigruppo dei partiti e movimenti del centrodestra (Pdl, Ceglie prima di tutto, Dc) e dell’Udc – Lista Magno.
Non hanno evidentemente aderito i quattro consiglieri dei gruppi del centrosinistra in Consiglio comunale.
Attendiamo di conoscere la loro posizione al riguardo.
L'Arpa a Ceglie
Come già scritto nel precedente post, domani mattina (venerdì) tecnici dell’Arpa ("Agenzia regionale per la prevenzione e la protezione dell'ambiente") accompagnati dagli agenti di polizia municipale a partire dalle ore 11,00, preleveranno campioni di aria, terreno, acqua dalle cisterne, verdure e ortaggi sul territorio urbano ed extraurbano per le analisi del caso.
Era stata una misura che era stata chiesta da questo e altri blog, oltre che da un comunicato della Sel cegliese. Ma è stata soprattutto una richiesta fatta, in modo istituzionale, dai consiglieri comunali del centrosinistra. Attraverso una lettera formale al sindaco, inviata il 7 marzo. Leggi
Il giorno dopo, l’Amministrazione ha chiesto all’Arpa un intervento tecnico da avviare con una campagna di prelievi e verifiche. (Leggi) L’intervento avverrà dunque a distanza di sole 48 ore.
Ci chiediamo: ma questo intervento non poteva essere chiesto già nelle prime ore in cui è avvenuto l’incendio? Era necessario attendere tutti questi giorni e le sollecitazioni dell’opposizione?
Ad ogni modo, attendiamo di conoscere l’esito di queste ulteriori analisi, mentre ancora attendiamo di conoscere l’esito del monitoraggio dell’aria compiuto sempre dall’Arpa poche ore dopo l'incendio.
Aggiornamento 11 marzo
Sulla Gazzetta del Mezzogiorno oggi in edicola c’è un articolo che parla dei rilievi sui terreni e sui pozzi che l’Arpa effettuerà oggi a Ceglie. Inoltre c’è un “box” centrale che dà alcuni aggiornamenti sull’indagine relativa all’incendio della scorsa settimana.
Si indaga su un’ombra. Visionati i filmati
E le indagini? A che punto sono? E’ la domanda che si pongono un po’ tutti in questi giorni in città. In tanti sperano che chi ha voluto colpire al cuore l’azienda leader nel settore delle gomme sia assicurato alla giustizia quanto prima. Perché di incendio doloso si tratta, questo gli inquirenti lo hanno capito fin da subito. A dare definitiva conferma a questa tesi ci sono i filmati delle telecamere poste a sorveglianza dell’azienda, che sono stati visionati – e lo sono ancora in queste ore – dai Carabinieri al comando del maresciallo Convertini.
Secondo quanto trapela, durante la visione dei nastri i militari dell’Arma avrebbero isolato dei fotogrammi nei quali si intravede un’ombra che, più o meno intorno alla mezzanotte, si avvicina al muro di recinzione dell’azienda e lancia qualcosa (probabilmente una bottiglia piena di liquido infiammabile). La famiglia Turrisi, titolare dell’azienda che dà lavoro a 27 persone, ha sempre negato di aver ricevuto richieste estorsive.
Il lapsus freudiano di Berlusconi: se ci fosse stata questa riforma della giustizia non ci sarebbe stata Tangentopoli. Ha rivelato il vero scopo del provvedimento del governo. A noi comuni cittadini di questa riforma non importa nulla, assolutamente nulla.
RispondiEliminaIn pratica avremmo ancora Craxi, Forlani, De Michelis, De Lorenzo, Poggiolini ecc. ecc.
RispondiEliminain compenso oggi abbiamo i loro vice
RispondiEliminae questa è la cosa più grave
RispondiEliminae non abbiamo più monetine da lanciargli... cu sta cris
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