giovedì 31 marzo 2011

Il concorsone: si passa alla seconda fase


Speriamo che non sia un "pesce d'aprile"!



Finalmente ce l'hanno fatta a terminare le correzioni delle prime due prove svoltesi a novembre


IL



Sul sito istituzionale del Comune trovate l'elenco degli ammessi alla prova orale per il concorso per Istruttore amministrativo (cat.C) presso lo stesso ente.

E ci voleva così tanto?


Oltre 4 mesi per correggere qualche decina di fogli con 5 domande a risposta sintetica (max 10 righe) Ricordate? (flash-back) Il sindaco rispose, per interposto blog, alle domande di Tribuna Libera.

Per ripercorrere la vicenda di questo concorso (la prima prova scritta, svoltasi presso un ristorante, fu inizialmente annullata per le contestazioni e furono chiamati addirittura i Carabinieri) clicca qui


Una domanda: ci sono in bilancio i soldi per l'assunzione senza sforare il Patto di stabilità? Lo chiediamo soltanto visto che per la stabilizzazione degli Lsu e dei precari si stavano facendo tanti problemi di bilancio ... Clicca qui e qui





Tra l'altro avemmo modo di leggere sul Quotidiano dell'11 novembre (che parlò della sospensione della prima prova):

Il concorso deve essere portato a termine entro e non oltre il 31 dicembre (2010), per disposizioni contenute in Finanziaria. Se non sarà possibile rispettare i tempi previsti, in mancanza di selezione pubblica, da chi e in che modo sarà occupato il tanto ambito posto di istruttore amministrativo?






E questi sono i parlamentari italiani

Nel corso della discussione di ieri alla Camera, l’on. Ileana Argentin (Pd) chiede al Presidente delle Camera Gianfranco Fini la parola per denunciare il fatto che l'onorevole del Pdl Osvaldo Napoli aveva intimato al suo assistente (lei è disabile) di smetterla di applaudire. Mentre la Argentin denunciava questo comportamento, il leghista Polledri urla "Falla stare zitta quell'handicappata del cazzo". Il Presidente della Camera invita Polledri a scusarsi immediatamente e d infatti le scuse arrivano subito.


Guardate il video




VERGOGNA!


Tra sanità e abbandoni



LA CITTA' DI CEGLIE "RINGRAZIA" IL PDL REGIONALE


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In questi ultimi tempi stiamo discutendo molto di sanità. La settimana scorsa c’è stata la manifestazione, organizzata dal comitato insieme a Pdl, alleati del Pdl e Udc, contro la chiusura dell’ospedale.


Allo stesso tempo è stata avanzata una soluzione, presentata dai consiglieri del centrosinistra che punta a salvare in qualche modo l’ospedale di Ceglie con la richiesta di trasformare l'ospedale in un Presidio territoriale specialistico, evitando dunque la chiusura. Ci si sarebbe aspettati che anche il centrodestra cegliese avrebbe sostenuto tale proposta ma ciò non è avvenuto. Nel frattempo, il 14 marzo scorso, l’Asl di Brindisi ha recepito questa proposta di trasformazione. Leggi la delibera

Manca però il tassello più importante per dare il via libera a questa soluzione e lasciare in vita la niostra struttura ospedaliera: la legge regionale. Se ne discuteva ieri in Consiglio regionale. La proposta di legge, se approvata, avrebbe già dato, da subito, la possibilità di istituire RSA all’interno degli ospedali oggetto dei tagli del Piano di Rientro, riconvertendoli in Residenzesanitarie assistenziali, riabilitazione e hospice. Quindi in primo luogo Ceglie, lasciando un punto di riferimento sanitario sul posto, riconvertendo anche il nostro ospedale.

Cosa è però successo? L’ostruzionismo da parte del gruppo regionale del PDL che si è appellato al rispetto dell’orario di fine lavori (le 14) e che ha causato il rinvio dell’approvazione della legge di una settimana. Quegli stessi consiglieri regionali venuti a partecipare alle manifestazioni per “salvare l’ospedale di Ceglie”.

Sui blog, di questo avvenimento, non se ne parla proprio, stranamente. La cittadinanza cegliese sa comunque chi ringraziare per tutto questo.


Torna all'Home page del Gruppo

Attendiamo di conoscere la posizione del PDL cegliese sull’argomento. La battaglia per l’ospedale, se deve essere giustamente trasversale, lo deve essere sempre. Anche quando i propri riferimenti politici votano contro gli interessi della città o fanno saltare il voto (e il risultato è analogo al primo caso).



Abbandonati

Sempre a proposito di sanità, c’è un’altra notizia non proprio piacevole. La Asl di Brindisi ha confermato, a partire da domani 1 aprile, il taglio del trasporto dalle abitazioni ai centri ospedalieri della Asl di Brindisi (e viceversa) a circa 700 ammalati di tumore in tutta la provincia.

L’unica soluzione possibile per continuare a tenere in piedi il servizio – spiega il numero uno della Asl – sarebbe quella dell’intervento dei Comuni interessati attraverso gli assessorati ai servizi sociali”.

Leggi la notizia



E un altro assessore se ne va


La notizia era nell’aria da tempo (ne avevamo parlato qualche post fa). Oggi è stata ufficializzata. Dopo Cesare Fiorio anche Marta Gasparro lascia l’incarico in Giunta. A meno di un anno dall’inizio della consiliatura. La società civile è sempre più lontana dall’Amministrazione. Anche nella città. Si sta intanto scatenando il gossip sui futuri incaricati. Non mi ci soffermo, sinceramente in questo momento, di fronte a notizie più importanti quali quelle di cui abbiamo parlato poco fa, il toto-assessori mi sembra un’esercitazione trascurabile.


Cambiamo argomento

E parliamo della nota "lettera anonima"


Il mistero che ha tenuto banco per mesi a Ceglie Messapica si sgonfia, anzi no: Caroli vuole andare sino in fondo. Identificata nel corso delle indagini la "spedizioniera"

Lettera anonima: il pm chiede l’archiviazione, il sindaco annuncia che si opporrà

LEGGI TUTTO





mercoledì 30 marzo 2011

PUG: Si ricomincia


Cercasi progettista per il PUG del Pdl



Sul sito istituzionale del Comune leggiamo infatti che, l'ente avrebbe “carenza di personale e professionalità specifiche degli uffici tecnici dell’Amministrazione” (Ah, se avessimo qualche ingegnere in più oltre ai neo assunti…).

Viene pertanto indetto un bando pubblico per la redazione del nuovo PUG e viene dato mandato al Dirigente dell’Area Pianificazione del Territorio di attivare le procedure per questa selezione del progettista.

Quindi i soldi ci sono… Strano, pensando alla vicenda della mancata stabilizzazione dei precari e dei Lavoratori socialmente utili, ci avevano quasi convinto che il Comune non potesse spendere più un centesimo, per paura di sforare il patto di stabilità...



A questo punto ricostruiamo questa incredibile vicenda. Il PUG messapico.

E cercheremo di capire quanto costerà ai cittadini.


Ricapitoliamo un po’.

L’ottobre scorso l’Amministrazione decise di non convocare la conferenza dei servizi, come suggerito dalla stessa Regione Puglia, che avrebbe consentito di apportare alcune integrazioni e piccole modifiche allo stesso Pug che avrebbero sanato i rilievi istruttori di portata lieve evidenziati dalla stessa Regione.

Questi i video dell’incontro pubblico sul PUG con l’assessore regionale all’Urbanistica Prof.ssa Angela Barbanente.


Video 1 Video 2 Video 3




Il PUG era dunque, per decisione irrevocabile, affossato. Qualche anno di lavoro e diversi soldini pubblici buttati al vento. Bisognava cominciare daccapo. Così decisero i nuovi amministratori.

Clicca qui per rileggere i post di quel periodo.


E’ un caso unico in Italia” disse incredula l’assessore Barbanente che parlò di “Scelta inquietante di cui si risponderà ai cittadini e alla Corte dei Conti”. Leggi


I numeri e le cifre del Pug


I tempi Ormai la frittata era però fatta. Si sarebbe ripartito da zero. Allo stesso tempo, da parte del centrodestra ci fu la promessa di un nuovo Piano Urbanistico in tempi più o meno definiti: il consigliere Ciracì assicurava in 15 mesi, il sindaco in 18 mesi, il dirigente dell’Area Pianificazione del Territorio in 2 anni. (i 15 mesi scadono nel dicembre di quest’anno).

I costi L’amministrazione comunale di Ceglie Messapica stanziò 160mila euro per l’affidamento della progettazione del nuovo Piano urbanistico generale, di cui 120mila per rifare il piano e 40mila per la messa a punto del piano di recupero del centro storico. Leggi

Prospettive Fino a qualche mese prima, l’allora opposizione di centrodestra si lamentava per il fatto che il vecchio progetto di Pug, secondo loro, non avrebbe consentito più di costruire. Naturalmente non era proprio così. Fu anche scritta una lettera inviata in 8mila copie ai cittadini cegliesi e dove, tra l’altro, si leggeva:

Sommando tutti i vincoli esistenti sulle diverse tavole, sulla quasi totalità del territorio cegliese non saranno possibili né nuove edificazioni né ampliamenti delle costruzioni esistentiCosì com’è, questo Pug bloccherà definitivamente ogni possibilità di sviluppo per la nostra città, dando il colpo di grazia agli artigiani e imprenditori cegliesi

Leggi la lettera

Parte 1 Parte 2

Il 4 gennaio di quest’anno leggemmo invece sulla Gazzetta del Mezzogiorno, un approccio completamente opposto, sempre da parte del Pdl ora divenuto maggioranza: La nostra città non ha bisogno di nuove unità abitative ma deve solo consolidare l’esistente” spiegava il sindaco. Una prospettiva radicalmente opposta. Sorprendente.


E così fino ad oggi.

Ma il nuovo cammino del PUG è solo appena iniziato.


Ricorsi & ricorsi

Sul Quotidiano ieri (se ne parla anche oggi) abbiamo letto una notizia interessante riguardante il Piano di riordino ospedaliero della Regione. Il Tar di Bari ha infatti accolto il ricorso d’urgenza presentato dal Comune di Gagliano del Capo (LE) contro il Piano stesso. Di conseguenza, la chiusura è stata bloccata. I reparti e i ricoveri non saranno dunque trasferiti.


Tempo fa avevamo letto che anche il Comune di Ceglie (click) avrebbe seguito quella strada del ricorso:

4 febbraio 2011. A parlare è il sindaco: Ho fatto bene a combattere da solo, come pensavo sono inaffidabili, ci hanno raccontato bazzecole. A questo punto, dopo aver supplicato il Direttore sanitario, aver raccolto 11mila firme, aver organizzato una imponente manifestazione, essere andato a Bari in Regione in Commissione Sanità e in audizione, non ci rimane altro che perseguire la strada del ricorso amministrativo al Tar”.



A parte che il ricorso al Tar è un ricorso giurisdizionale amministrativo e non semplicemente amministrativo… una domanda:


Ma il Comune di Ceglie poi l’ha presentato questo ricorso al Tar?


Evidentemente no. Non si è adito il tribunale amministrativo (in cui sono presenti due gradi di giudizio: Tar e Consiglio di Stato) ma si è fatto ricorso straordinario al Capo dello Stato (con delibera di Giunta n. 8 del 4 febbraio 2011). Quest’ultimo è un ricorso amministrativo, alternativo alla via giudiziaria, per cui se si utilizza questo strumento, poi non si può più ricorrere al TAR o al Consiglio di Stato).

I due rimedi variano soprattutto per i termini entro cui proporre il ricorso stesso a partire dalla data di notifica o conoscenza certa del provvedimento impugnato: 30 giorni per il ricorso al Tar,120 per il ricorso straordinario.


Come mai questa scelta dunque?


Giusto un’ipotesi, da blog “cattivone”: non è che era scaduto il termine dei 30 giorni senza che il ricorso fosse stato avviato al Tar?


Fateci sapere. E speriamo bene.



Lavoratori

A che punto è la vicenda dei lavoratori LSU che lavorano per il Comune?

Ieri il Quotidiano faceva il punto della situazione:



“Secondo incontro tra sindacato e amministrazione comunale di Ceglie per cercare di risolvere le questioni sollevate dagli Lsu. E secondo rinvio, questa volta al prossimo 5 aprile alle ore 16. In attesa della svolta decisiva, martedì scorso presso il Palazzo di città, le parti in causa hanno discusso della scadenza ad aprile dei contratti a tempo determinato, della durata di tre anni, per i 7 lavoratori ex Co.co.co. che rischiano di perdere il posto di lavoro e dell’integrazione oraria finanzata dalla Regione con un contributo del Comune per circa 34 Lsu.

Oltre all’amministrazione comunale erano presenti il responsabile provinciale della Nidl Cgil, Angelo Leo, il segretario provinciale della Cgil – Funzione Pubblica, Antonio Macchia, e il segretario confederale Cgil, Dino Testini. In merito al problema dei 7 ex Co.co.co, Leo ha illustrato l’esempio del Comune di Mesagne che entro il 31 dicembre dell’anno scorso ha assunto i lavoratori il cui contratto era in scadenza nel 2011, anno in cui per il “decreto Brunetta” sono bloccate le assunzioni nella pubblica amministrazione. Il Comune di Ceglie, quindi, per legge non può assumere”.

In realtà l’ultima affermazione è una imprecisione: il "decreto Brunetta", per il 2011, non blocca le assunzioni nel pubblico impiego. In particolare, per gli enti tenuti al rispetto del Patto di stabilità (compresi dunque anche i Comuni) viene fatto obbligo di una restrizione sulle assunzioni che possono essere effettuate nel limite del 20 per cento della spesa corrispondente alle cessazioni dell’anno precedente.

Cosa ben diversa dal divieto di assumere...


martedì 29 marzo 2011

Novità e anticipazioni


RETTIFICA: L'articolo non è ancora uscito




Domani in un articolo sulla Gazzetta del Mezzogiorno si parlerà dello stato delle rilevazioni sul terreno fatte dall’Arpa Puglia in seguito all’incendio del deposito di pneumatici avvenuto qualche settimana fa.

Avremo modo di discuterne anche sul blog.







Intanto .............

Dal sito Puglia Notizie, un aggiornamento che riguarda anche il futuro dell'ospedale di Ceglie.

Logo del Consiglio Regionale della Puglia

In aula la proposta del Pd sulle Rsa



Approda in aula, seppure solo attraverso la lettura della relazione del presidente della terza commissione Dino Marino (letta però dal consigliere Franco Pastore), la proposta di legge del Pd con la quale si chiede una “contemporaneità” tra la chiusura dei posti letto di ricovero e l’apertura di Rsa (residenze sanitarie assistite) e di Hospice.

Un articolo unico che stabilisce le modalità di questo cosiddetto automatismo, anche al fine di riconvertire le strutture chiuse, tenendo conto della necessaria diversificazione dell’offerta in funzione dei fabbisogni di salute della popolazione nell’ambito territoriale di riferimento.

La discussione in aula di questa proposta di legge è rinviata a domani 30 marzo.


Continueremo a parlarne più tardi.




Leggi anche i post precedenti sull'argomento

Clicca QUI e QUI




Accade a Ceglie

Ne avevamo parlato qualche settimana fa, denunciando i pericoli Leggi

E ci eravamo presi anche l’accusa di essere un blog “cimiteriale”. Ma la situazione era ed è rimasta preoccupante per l’incolumità pubblica. Parliamo della situazione di degrado del cimitero e, in particolare, della Chiesa situata all’interno.



Oggi infatti ne parla il Quotidiano con un articolo di Maria Gioia.

PERICOLO DI CROLLO: CHIESA OFF-LIMITS

L’edificio sacro interno al cimitero non era stato sottoposto a controlli nonostante le denunce





damiano leo
Il Quotidiano riporta una lettera-denuncia di Damiano Leo sul problema:

Pericolo di crollo per la chiesa interna del cimitero di Ceglie Messapica. Copiose infiltrazioni d’acqua hanno determinato lo stato di inutizzabilità dell’impianto elettrico, costringendo il custode a chiudere la chiesa al culto. La chiesa fu edificata con le elemosine di tutti i cegliesi e di proprietà comunale … e nonostante varie richieste a sindaco ed amministratori, nulla è stato fatto per rimettere a norma il sacro edificio”.





Questo il comunicato con cui i consiglieri comunali del centrosinistra denunciavano le preoccupanti criticità strutturali dell’edificio. Leggi


Quale fu la reazione dell’Amministrazione? Sempre sul Quotidiano leggiamo: “In seguito al comunicato, Caroli fu interpellato sulla questione ma preferì non rispondere”.


FATE QUALCOSA!



A più tardi per altre notizie e commenti.


lunedì 28 marzo 2011

Soliti ignoti a Ceglie Messapica


Sembra il copione di un film. Eppure è accaduto a Ceglie.



Ieri notte, ignoti sono entrati in un bar del centro, dalla finestra sul retro. Non sono riusciti ad aprire il registratore di cassa ma hanno scassinato i videopoker portando via le monete in esso presenti. Poi hanno gozzovigliato un po', si sono rifocillati e se ne sono andati.

Copione già visto, tra l'altro, qualche mese fa, sempre a Ceglie.

Tutti i dettagli domani mattina sulla Gazzetta del Mezzogiorno.




sabato 26 marzo 2011

Manifestazione ospedale: i video


E la Gazzetta "aggirò" il flop


Che la partecipazione alla manifestazione di ieri per l'ospedale non sia stata vastissima è ormai evidente (lo si può constatare anche guardando i video che trovate nel post).

Questa mattina però c’era un articolo che raccontava la manifestazione di ieri. Come abbiamo avuto modo di vedere, la partecipazione è stata molto inferiore alla manifestazione di gennaio. Eppure la Gazzetta parla di un lungo corteo

Ma siamo sicuri che la foto inserita (dove si vede un piazzale pieno di gente) non sia della manifestazione di due mesi fa invece che di quella di ieri?


Clicca sull’immagine per ingrandirla



Io tutta quella gente non l’ho vista ieri.

Ecco una foto più "realistica" di ieri mattina:



Si stava molto più “larghi” rispetto all'altra volta...





C'è da dire che è prassi nota e frequente, nel giornalismo, che i titoli e soprattutto le foto degli articoli siano scelti e realizzati da figure redazionali diverse dai giornalisti che scrivono il pezzo.



I VIDEO DELLA MANIFESTAZIONE







E per fortuna, oltre alla protesta, ci sono anche le proposte per salvare l'ospedale (nonostante l'ostruzionismo del Pdl).
Ne abbiamo parlato giorni fa.

Clicca qui e qui


MA IL PDL MESSAPICO NON SE N'E' ACCORTO (FORSE.....)





I problemi della Giunta


E intanto, dopo le dimissioni di Cesare Fiorio, pare che anche un altro assessore stia andando via. Ne avevamo parlato qualche post fa riprendendo un articolo della Gazzetta del Mezzogiorno.
Ci ha anticipato qualche dettaglio anche un commentatore nel post precedente. Leggi

Le scommesse sono aperte
Ci saranno in futuro altri assessori dimissionari? E' evidente che la squadra nata dopo la vittoria elettorale non va più. Se si votasse oggi, secondo voi rivincerebbero?





Manifestazione per l'ospedale


Questa mattina si è svolta la nuova manifestazione per l'ospedale.

Tra poco il VIDEO INTEGRALE


Intanto ecco alcune foto.







venerdì 25 marzo 2011

Comunicazione al tempo di internet

Oggi pomeriggio stavo facendo una ricerca su internet in materia di comunicazione istituzionale e ho dato un’occhiata al sito della Provincia di Brindisi. In particolare alla programmazione 2010-2012.

Ho trovato molto interessante il progetto “Comunicazione e trasparenza” che si inserisce sulla direttrice tracciata dal Piano di comunicazione istituzionale elaborato dalla Regione Puglia (che svolge una funzione di “quadro” di riferimento per le attività di comunicazione istituzionale svolta dai vari enti del territorio).

In tale progetto leggiamo l’obiettivo di realizzare il potenziamento della rete di comunicazione via internet realizzata dalla Provincia in questi anni e che si avvale di un portale web che offra al cittadino utente di avere informazioni, accedere agli atti nonchè di interfacciarsi a distanza con gli uffici”. Dunque, in maniera giusta, la Provincia presta molta attenzione alla comunicazione on-line, in primis attraverso il proprio sito internet, per creare un rapporto quanto più diretto tra cittadino e amministrazione.

Del resto anche la politica non può più prescindere da internet e dalla comunicazione on-line.

E infatti anche il presidente della Provincia, il rag. Massimo Ferrarese, ha usato lo strumento internet per comunicare con i cittadini nel corso della campagna elettorale. Sono così andato a cercare il suo sito http://www.massimoferrarese.it/per leggere gli ultimi aggiornamenti e …. mi sono ritrovato davanti a questo avviso: "Attenzione. Dominio scaduto"


Che strano………….

E’ naturale che la comunicazione istituzionale dell’ente sia cosa diversa dalla comunicazione del presidente, però non me lo sarei aspettato che il sito del presidente addirittura non esistesse più.

Che peccato per i tanti cittadini che avrebbero voluto mantenere un contatto diretto anche dopo le elezioni…

Spero davvero che il Presidente lo riapra.


giovedì 24 marzo 2011

Il futuro dell'ospedale tra protesta e proposta

Sul Quotidiano oggi in edicola, abbiamo letto della manifestazione che si svolgerà sabato contro la chiusura del presidio ospedaliero di Ceglie.

Questa mattina c’è stata la conferenza stampa di presentazione presso l’ospedale, dove da alcune ore è stato organizzato un sit-in di protesta.

Ecco il servizio di Trcb Notizie




Ma non c’è solo la protesta …

Il sindaco non ci crederà (come ammette lui nell’intervista a Trcb) ma c’è anche una proposta che sta andando avanti.

L’articolo infatti riprende quanto ascoltato nella trasmissione di approfondimento andata in onda ieri su Trcb con ospiti in studio il consigliere regionale Pino Romano e i quattro consiglieri comunali del centrosinistra.


"Il gruppo dell'opposizione ha spiegato che la proposta presentata nei giorni scorsi è stata recepita dal direttore generale della Asl, Rodolfo Rollo, che nella delibera del 14 marzo scorso "Adempimenti relativi al Piano di rientro e riqualificazione del sistema sanitario regionale" ha recepito il documento firmato dal centrosinistra che presentava la richiesta di trasformare l'ospedale in un Presidio territoriale specialistico. L'impegno, ribadito dai consiglieri, è quello di chiedere alla Regione Puglia anche l'attivazione nella struttura cegliese di una residenza assistenziale sanitaria (RSA) o Socio Sanitaria (RSSA) con 40 posti letto, di cui 20 per la riabilitazione e 20 per l'area senescenza".


Leggi il testo della delibera


Ne avevamo già parlato in un post precedente. Leggi



Anche della protesta di sabato prossimo, questo blog ne aveva già parlato qualche giorno fa.

Tempo fa avevamo letto che sarebbe stato indetto uno sciopero generale della città, ma non se n’è avuta più notizia. Come pure la promessa di “andare a protestare a Bari sotto l'ufficio di Vendola che dovrà ascoltarci come democrazia e trasparenza vogliono”. Non risulta che davanti alla sede della Presidenza regionale sul Lungomare barese sia stato recentemente avvistato qualche gruppo cegliese che protestasse.

E poi nessun riferimento al fatto che il taglio agli ospedali è stato imposto dal governo Berlusconi-Tremonti-Fitto alla nostra Regione attraverso il Piano di rientro dal deficit. Leggi

Il discorso è complesso e, per questo, andrebbe fatto correttamente nella sua interezza.

Tutti noi cegliesi abbiamo a cuore l'ospedale. Per il momento, accontentiamoci di questa nuova manifestazione.



Tra nucleare a acqua pubblica

Parliamo della scelta del Governo Berlusconi di far tornare il nostro Paese al nucleare (salvo una moratoria di un anno...)



Sul Quotidiano di oggi si parla della possibilità che l’area di Mesagne, città a pochissimi chilometri da noi, possa essere scelta dalla Sogin (società incaricata della gestione degli impianti nucleari) come uno dei siti per costruire un deposito di scorie nucleari. La denuncia è stata fatta da Michele Rizzi, coordinatore regionale del movimento “Alternativa comunista”. Il sindaco di Mesagne confessa di non saperne nulla e assicura che oggi invierà una nota al Ministro dell’Ambiente oltre che al Presidente della Regione Puglia e a quello della Provincia di Brindisi.

La notizia, in realtà, girava da tempo. Leggi




Intanto il Consiglio dei Ministri ieri ha deciso la data di svolgimento dei tre referendum riguardanti proprio il nucleare oltre che la legge sul legittimo impedimento e quello per l’acqua pubblica: domenica 12 e lunedì 13 giugno.

A Ceglie, l’anno scorso, ci fu una bella mobilitazione per uno di questi referendum, quello sull’acqua pubblica. Il comitato raccolse 582 firme autenticate.

referendum ceglie 2


Leggi i post sull’argomento


Clicca invece qui per il blog “Acqua Pubblica Ceglie






A più tardi per parlare di ...
ospedale.







mercoledì 23 marzo 2011

Rassegna stampa dalla Messapia

Squadra che non va si cambia…


La Giunta Caroli

verso il cambio degli assessori?


Lo leggiamo oggi sulla Gazzetta del Mezzogiorno:

Torna insistente una voce ma ancora non si fanno ufficialmente i nomi dei possibili sostituti

TURN OVER O RIMPASTO IN GIUNTA, TIENE BANCO IL DIBATTITO POLITICO

Qualche assessore potrebbe essere sostituito


E’ da qualche tempo che in città girano voci di rimpasto in giunta, una voce che non è supportata da ufficialità, ma ambienti informati sono pronti a scommettere che qualcosa di vero c’è. Probabilmente – può essere questa la giustificazione – ci si è accorti che l’aver fatto una squadra di gente nuova alla politica è stata una scelta che al momento era azzeccata, ma col tempo si è rivelata un po’ infruttuosa, considerate le incombenze che ricadono su chi riveste questo ruolo. Probabilmente una squadra mista, ovvero di nuovi e navigati, era la strada da seguire. Cosa che, probabilmente, qualora le voci fossero vere, si vuol, fare adesso.


L’articolo ipotizza che a essere sostituiti potrebbero essere i due assessori esterni: Marta Gasparro e Pietro Gallone. Il terzo “esterno”, Cesare Fiorio, ricorderete che da diversi mesi si è dimesso da assessore (anche se la Gazzetta lo elenca stranamente tra gli attuali assessori in carica).



E infatti in campagna elettorale avevano assicurato che non ci sarebbero stati assessori "non politici".

Non si dispiaccia nessuno, noi non rincorreremo la società civile. Noi abbiamo deciso di premiare tutti coloro che hanno avuto il coraggio di mettere la loro faccia in gioco e hanno ottenuto un risultato splendido perché la nostra coalizione è al ballottaggio e il Pdl è il primo partito di questa città con un risultato e-c-c-e-z-i-o-n-a-l-e

Guarda il video del comizio del Pdl



E, infatti, nominarono per metà assessori esterni, della società civile...

Vedremo cosa succederà


E intanto l’associazione Antiracket cegliese …

Ogni tanto leggiamo sui blog che qualcuno si porrebbe la domanda: ma l’associazione anti-racket a Ceglie esiste? Io credo che un’associazione che opera sul territorio in un ambito così delicato, con serietà ma senza clamore, non debba necessariamente mettersi "in vetrina" quotidianamente per soddisfare le domande provocatorie di qualcuno.

L’associazione esiste e l’altro giorno, tra l’altro, ha preso parte alla manifestazione nazionale “Giornata contro le mafie” organizzata a Potenza dall’associazione “Libera”. Ne parla la Gazzetta del Mezzogiorno di questa mattina, con un articolo di Pierpaolo Faggiano.


CEGLIE Al fianco di don Luigi Ciotti, obiettivo: sostenere chi lotta ogni giorno contro i soprusi della malavita

UNA GRANDE BATTAGLIA PER LA LEGALITA’

L’associazione Antiracket e gli scout in delegazione al corteo lucano di “Libera”


C’era anche una piccola delegazione dell’Antiracket e degli Scouts tra i 50mila che sabato, nonostante il tempo inclemente, hanno invaso il piazzale della Regione Basilicata per la settimana “Giornata contro le mafie”, iniziativa promossa da don Luigi Ciotti e da “Libera”. Il presidente dell’Antiracket Domenico Maggi, l’ex sindaco e capo scout Pietro Federico e una manciata di Scout si sono mescolati a rappresentanti di associazioni, parroci, studenti, sindaci di destra e sinistra, magistrati (erano presenti, tra i tanti, Giancarlo Caselli e Pietro Ingroia) giunti da tutta Italia – 5 erano i pullman partiti dalla provincia di Brindisi – per dire “no” alle mafie e continuare a sperare in un mondo senza violenza.

“I momenti più densi emotivamente – raccontano Maggi e Federico – sono stati la lettura dei 900 nomi delle vittime della criminalità organizzata e il discorso di don Ciotti. Un discorso lucido – nel racconto di Maggi e Federico – quello del fondatore di Libera, secondo cui oggi la mafia ha cambiato pelle. Non è più retaggio del Sud ma dell’Italia intera: dalla lupara si è passati ai colletti bianchi. Per questo per ssere combattuta è necessaria un’azione ad ampio raggio che coinvolga la politica, la società civile, le scuole, le associazione. In primis, la politica che dovrebbe effettuare un’opera di risanamento al suo interno.

Non sono mancate critiche all’azione del governo per i tagli alla cultura e alla giustizia e per il tentativo di fare la guerra alla Magistratura. Tra seminari sulla legalità e degustazioni di prodotti lavorati nei campi confiscati ai mafiosi (marchio di fabbrica di Libera), nella mente di tutti restano impressi l’abbraccio di don Ciotti alla mamma della sfortunata Elisa Claps e la presenza di numerosi sindaci di schieramenti contrapposti, a testimoniare che il desiderio di legalità è un bene comune.