sabato 14 luglio 2012

Quando l'orrore è a pochi passi da casa nostra



Anche una città non grandissima come la nostra ci ha spesso abituato a fatti “duri” di cronaca: droga, arresti, violenza, drammi. Fatti che sono il microcosmo di ciò che avviene anche in altre realtà più grandi.

Poi ci sono fatti come quelli avvenuti ieri che ti fanno scoprire, in modo traumatico, con orrore e voltastomaco che anche quello che non pensavi potesse accadere a Ceglie purtroppo si presenta.
Una cosa mostruosa e inumana come la pornografia infantile, di cui purtroppo ci è capitato di leggere tante volte sui giornali per episodi avvenuti lontano da noi, quella cosa disgustosa e aberrante ha lambito anche la nostra comunità. Una sensazione traumatica che ti lascia scosso facendoti chiedere: “Davvero è successo qui? Nella nostra Ceglie?”


Questa mattina la stampa locale dà ampio spazio, come è logico, alla notizia dell'arresto avvenuto ieri nella nostra città, a seguito del ritrovamento, nell'abitazione di un pensionato, di materiale pornografico avente come soggetti dei bambini. Decine e decine di dvd, due chiavette usb ed altro materiale presente sul pc. Una storia inquietante e choccante che ci ha lasciati tutti sconcertati, schifati e incazzati (non riesco neanche a trovare un aggettivo che possa riassumere le sensazioni provate). I dettagli che emergono sono davvero da far stare male a leggerli.

"Da un primo esame delle montagne di foto e video trovati sui supporti informatici che i carabinieri hanno rinvenuto nell’abitazione del 67enne è emerso che i protagonisti di quei filmini oltre ad essere fanciulli, erano anche bambini di pochi anni di vita. Parte di quel materiale – è l’idea che si sono fatti in proposito inquirenti e investigatori – era stata scaricata da internet, ma un’altra parte con ogni probabilità era stata confezionata in proprio dal pensionato finito in manette. E la location scelta per girare quei video e per scattare quelle foto che avevano protagonisti bambini e ragazzini era proprio l’abitazione dell’uomo. Certo, per affermarlo con assoluta certezza bisognerà attendere il responso degli accertamenti tecnici, ma c’è tutta una serie di elementi che i militi hanno acquisito ieri nel corso della perquisizione dell’appartamento che non lascerebbero spazio a dubbi di sorta"
.
 

L'articolodella Gazzetta del Mezzogiorno.

 

Su SenzaColonne poi leggiamo che l'uomo "è rimasto impassibile mentre le forze dell'ordine mettevano il naso nel suo vasto archivio di materiale pedopornografico. Non rendendosi forse conto della gravità della situazione, l'anziano ha anzi chiesto ai militari di chiudere un occhio. Questi hanno rigettato la richiesta e hanno condotto il 67enne presso la stazione dei Carabinieri di Ceglie Messapica, portando con sé, oltre ai dvd, anche due chiavette usb, un computer portatile, un telefono cellulare e due cartelline”.

 
In una vicenda così delicata e scabrosa dobbiamo lasciare lavorare gli organi inquirenti, ringraziando le forze dell'ordine per quello che stanno facendo e continueranno a fare. I dettagli delle indagini ce li racconterà certamente la stampa che svolge giustamente il suo lavoro di informazione. Solo una cosa sento il bisogno di dire, anzi urlare: lo schifo che stiamo provando tutti noi cegliesi per questa aberrante vicenda.


L'orrore per l'idea che in un'abitazione che magari è a pochi metri da noi, mentre la vita normale scorre, ci sia qualcuno che guardi, monti o collezioni immagini e filmati di pornografia infantile. Non lo voglio accettare e voglio urlare tutto il mio orrore che, sono certo, è l'orrore che stiamo provando tutti noi come comunità in queste ore. Se la Magistratura giudicante confermerà le accuse di cui leggiamo, ci auguriamo che la sanzione sia dura, severa e inflessibile. Senza nessuno sconto.











"Chi avrà scandalizzato uno di questi piccoli che credono in me, meglio per lui sarebbe che gli fosse appesa al collo una macina da mulino e fosse gettato in fondo al mare" (Mt. 18.6)




3 commenti:

  1. Nessuno commenta questa assurda notizia, magari era uno che conoscevamo pure. Anzi io lo conoscevo e devo dire che proprio una buona impressione non mi aveva fatto ma non potevo mai immaginare che fosse un MOSTRO. Un altro blog ha detto di non chiamarlo subito mostro perchè le indagini dovevano fare il loro corso ,io mi chiedo cosa dovevano trovare di più le forze dell'ordine per identificarlo come MOSTRO. A volte commentiamo ogni post ma l'indignazione per questa vicenda orribile dov'è? Ceglie SVEGLIATI!

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  2. Io non mi stupisco più di nulla ormai...davvero potevamo mai pensare che non esistesse una realtà del genere? Quello di cui mi stupisco è che, visto che da noi si conosce il numero dei peli del nostro vicino e non solo, come non sia uscita prima una notizia del genere. A quanto pare questo tipo, di cui non mi interessa sapere altro, ha avuto il tempo di mettere da parte parecchio materiale...non credo che nessuno mai abbia avuto un sospetto. Se davvero è vero che alcuni filmati sono stati girati in casa sua, nessuno ha mai notato ragazzini andare e venire? Non ci volgio credere...

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  3. Meravigliarsi del male è da ingenui, affermiamo lo schifo avuto nella nostra cittadina e il peggio è stato (perchè non oso pensare ai filmati) quando lui ha tentato di modificare il dovere del Carabiniere, genericamente scoppiano a piangere, si maledicono e chiedono perdono, questo voleva continuare.
    Signora Nietta, condivido i suoi interrogativi.

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