venerdì 27 luglio 2012

ILVA


Il cielo di Taranto, terso come non l'avevamo mai visto.


«Il cielo di #Taranto il 27 luglio alle 11, con l' #Ilva a produzione ferma» (Twitter)



Ma anche il dramma di migliaia di operai (18mila) che vedono il proprio lavoro a rischio.
Tra loro ci sono anche tanti nostri concittadini a cui va la nostra solidiarietà.




Come siamo arrivati a dover, in maniera assurda, scegliere tra il diritto a poter mantenere la propria famiglia e quello a non morire a causa del cancro?


TARANTO. Perizia choc nella città dei due mari. In 13 anni di osservazione, dal 1998 al 2010, ''sono attribuibili alle emissioni industriali 386 decessi totali (30 per anno), ovvero l'1.4% della mortalita' totale, la gran parte per cause cardiache''. Leggi


6 commenti:

  1. le acciaierie tedesche producono e convivono con i cittadini senza arrecare danni all'ambiente e alle persone, la confusione regna in uno stato che non è mai esistito e non esiste , in italia esiste il sistema, non lo stato!!

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  2. Lavoro per 18.000 o salute per milioni? Meglio la seconda opzione.

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    1. Mi dai il tuo indirizzò? Dormirò nel tuo letto, mangerò nel tuo piatto e poi ... Immagina caro mio...

      Ti dico una cosa, il siderurgico oggi è in funzione è quella foto rispecchia le innovazioni prese per inquinare meno.
      Si può fare di più sicuramente, basta non mettere i bastoni fra le ruote

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    2. prima di dire cose fasulle caro anonimo dovresti ospitare a casa tua un persona malata di cancro ai polmoni o un banbino nato con malformazioni che con la tua fabbrichetta non c'entra niente e poi ti puoi permettere di scrivere che il lavoro di pochi può giustificare la morte di tanti...

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    3. Perché senza fabbrica mangeresti prodotti naturali o O.G.M?
      Ma non ti sei accorto che Noi dico Noi stiamo pagando le conseguenze di una cattiva politica economica, politica ecologica, politica amministrativa degl'ultimi 50 o 60 anni. La mia la tua è la guerra dei poveri!!!

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  3. 28/07/2012
    DAL SITO DEL Quotidiano


    TARANTO - Un lento ritorno all'apparente normalità. Il lavoratori dell'Ilva di Taranto hanno ripreso oggi alle 6,30 i loro consueti turni di lavoro, dopo le proteste messe in campo in seguito alle ordinanze di sequestro delle aree a caldo dell' azienda e degli arresti domiciliari per 8 dirigenti ed ex dirigenti dell'Ilva, notificati due giorni fa dalla magistratura tarantina. Questa notte i lavoratori hanno rimosso i blocchi stradali sulle statali 106 e 100 e sulle strade provinciali, che per due giorni avevano isolato la città. I lavoratori, inoltre, hanno deciso di sospendere i presidi che erano stati messi in campo in alcune aree della città, come la zona del ponte girevole. Sospesa anche l'occupazione simbolica del municipio di Taranto.

    Una nuova manifestazione con assemblea pubblica dei lavoratori, che chiedono certezze per il loro futuro occupazionale, è in programma il 2 agosto, alla vigilia cioè della decisione del riesame sui ricorsi presentati da Ilva per i sequestri e dai legai degli 8 dirigenti ed ex dirigenti raggiunti dall'ordinanza di arresti domiciliari.

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