Ricevo e pubblico il comunicato del consigliere provinciale e segretario provinciale dell'Udc Ciro Argese.
"CON PROVINCE ANNULLATE MEGLIO DUE REGIONI"
“L’elezione indiretta ha condannato le Province a diventare enti di secondo grado”, è quanto ha dichiarato il Segretario Provinciale dell’Udc di Brindisi, Ciro Argese.
“I tagli molto netti delle risorse economiche apportati dal decreto per la spending review , oltre a quelli già effettuati in precedenza”, continua Argese, “hanno tolto alle Province la necessaria autonomia finanziaria. A cosa servirà una nuova super provincia non eletta e senza autonomia finanziaria? Perché non avere il coraggio di pensare a due importanti regioni senza province diventate inutili carrozzoni?
Per questa ragione l’Udc della Provincia di Brindisi chiede ai parlamentari di non approvare l’art. 17 del decreto per impedire la soppressione della nostra provincia e la rivisitazione dei tagli inflitti che porterebbero a scelte drastiche che noi non vogliamo e che mai faremo. Non chiuderemo mai – afferma Argese - l’Università e la Santa Teresa. Ci batteremo fino in fondo per difendere il nostro territorio e per il mantenimento dei servizi essenziali ai cittadini.
Qualora ci rendessimo conto che ciò non sia più possibile, chiederemo al Presidente Ferrarese, a malincuore, di lasciare. Se invece riusciremo a mantenere tutto, senza però aumentare la pressione fiscale, resteremo e combatteremo per la difesa del nostro territorio, per far sì che anche nel nuovo organismo si abbia la giusta importanza. Brindisi non sarà mai”, conclude Argese, “un territorio annesso ma una realtà determinante in qualsiasi contesto si vada a trovare”.
F.to
Direzione
Provinciale UDC di Brindisi
Scrivo un attimo anche la mia opinione.
Per quel che mi riguarda, pur apprezzando l'obiettivo dell'amico Ciro Argese e di tanti altri di tutelare il nostro territorio provinciale, ribadisco (come già scritto alcuni giorni fa) la mia contrarietà all'istituzione addirittura di una nuova Regione.
Quanto costerebbe a noi cittadini una nuova Regione con un'ulteriore Giunta e Presidente regionale, 10-12 assessori, ulteriori consiglieri regionali (con annesse indennità), ulteriori aree, servizi ed uffici regionali (e periferici), ulteriori auto blu e benefits vari? E, comunque, le Province di Brindisi-Taranto e Lecce resterebbero, nell'ambito delle competenze ridotte.
In un momento in cui i trasferimenti dallo Stato alle Regioni in ambito di spesa sociale, trasporti, sanità sono sempre più ridotti già da oggi, alle Regioni è fatto giocoforza moltiplicare la tassazione su cittadini per poter garantire il livello minimo di servizi per tutti. E data la profonda crisi economica e di occupazione del territorio delle attuali province di Brindisi, Lecce e Taranto (dove il reddito medio è a percentuali molto basse) questa spesa peserebbe come un macigno sulle spalle di noi cittadini delle attuali tre province. E credo che, come cittadini, abbiamo già pagato abbastanza.
Inoltre il complesso meccanismo costituzionale per la "secessione" e costituzione di una nuova Regione (servirebbe una legge costituzionale approvata da tutto il Parlamento con doppia votazione) fa dubitare sulla sua effettiva fattibilità. E, per di più, dovremmo passare dal bari-centrismo al lecce-centrismo? No, grazie.
Dubito che oggi, quando è tra l'altro il più convinto sostenitore di questo governo, cambierà idea.
P.s. L'UDC è stato da sempre il partito che più di tutti ha spinto per l'abolizione delle Province.
Dubito che oggi, quando è tra l'altro il più convinto sostenitore di questo governo, cambierà idea.
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E Nando Popu dei SudSoundSystem ...
credo che questo problema della nuova regione è una cosa che ai cittadini interessa poco
RispondiEliminaforse interessa più i politici
Scusate la volgarità ma è una grande stronzata. Soprattutto per noi cegliesi, giusto per non dimenticare: Ceglie è: altosalento, bassa murgia e a cnfine delle valle d'itria.
RispondiEliminaby Pugliese