lunedì 9 luglio 2012

Dopo aver cambiato provincia, cambieremo anche regione?



Accorpare Brindisi e Taranto in un’unica Provincia, ma svuotata di poteri e competenze, equivale a renderla perfettamente inutile. A questo punto, sono pronto a dare la mia piena disponibilità al progetto Regione Salento: solo così potremmo tutelare il nostro territorio». Il presidente della Provincia di Brindisi, Massimo Ferrarese (nominato di recente vice presidente dell’Unione Province d’Italia), è pronto ad una... “rivoluzione” nel malaugurato caso che il Governo decida di andare avanti anche con la terza fase del decreto sullo spending review, quella che si abbatterebbe come una mannaia sulle amministrazioni provinciali, cancellate o al limite accorpate, ma con funzioni praticamente azzerate”.





E' la proposta avanzata dal presidente della Provincia di Brindisi Massimo Ferrarese.


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Tra l'altro tra le ipotesi dell'attuale riforma c'è quella per cui Fasano e Cisternino potrebbero essere "assegnate" alla provincia di Bari.




Della riforma che unirà la nostra provincia a quella di Taranto abbiamo già parlato, clicca qui







Alle ultime elezioni politiche (correva l'anno 2008) quasi tutte le forze politiche (Pd, Pdl, Udc, Idv) indicarono chiaramente nei loro programmi elettorali, come una delle riforme più urgenti, l'abolizione delle Province. A fine 2011 la Camera fu chiamata a votare una proposta di Idv in tal senso: fu bocciata. Pdl e Lega Nord votarono contro, il Pd si astenne mentre a favore votarono soltanto Idv e la stessa UDC (con tutto il Terzo Polo di centro).

Mi lascia perplesso l'ipotesi addirittura di una nuova Regione che oggi emerge nel dibattito. Ulteriori assessori regionali, consiglieri, servizi ed uffici. Quanto costerebbe tutto ciò? Soprattutto in un momento di profondi tagli dei trasferimenti statali verso gli enti territoriali e dal momento che parliamo di una zona, la nostra, in cui il PIL oltre che il reddito pro-capite sono , purtroppo, nettamente inferiori a quelli dell'area barese. Ne parlava qualche giorno fa la Gazzetta del Mezzogiorno Leggi

In un momento difficile di tagli e sacrifici per i cittadini, è davvero fattibile addirittura una nuova regione? Per di più, con un sempre più accentuato federalismo fiscale, gli enti territoriali devono trovare in primis al loro interno, attraverso la tassazione e i tagli, la gran parte delle risorse per lo sviluppo del territorio e per garantire tutti i servizi ai cittadini (salute, istruzione, trasporti, ecc.) in maniera ottimale. Ce la farebbe il nostro territorio da solo?


E poi quale dovrebbe essere il capoluogo della nuova regione? La città più popolosa è Taranto, oltre ad essere la più ricca. Ma Brindisi e Lecce accetterebbero?


C'è da dire infine che tutto ciò richiederebbe una riforma costituzionale da parte del Parlamento. Cosa che rende il tutto ancora più improbabile.



Intantosulla nuova provincia brindisino-tarantina c'è un pungente pezzo (satirico) su BrindisiReport dal titolo:




 "Provincia Brindisi-Taranto: 
piano top-secret per Francavilla capoluogo"


VS








8 commenti:

  1. Il dato nazionale mostra che il PIL cresce dell' 1.7%?
    Forse vivono in un'altra Italia.

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  2. Sono favorevole all'abolizione di tutte le province, proporrei, come ho già fatto nel passato, l'accorpamento degli uffici di alcuni comuni, sono contrario alla microregione Salento e semmai auspicherei la creazione di macroregioni, per es. Puglia e Basilicata.
    Parli di Fasano e Cisternino che passerebbero con la provincia di Bari, ma credo che prima del 1927 vi facessero parte.

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  3. Parliamo e leggiamo tagli a tutto campo ma non leggo che fine faranno gli occupati dell'obiettivo eliminato, è facile governare così.

    Non mi parlate dei politici, quelli hanno già creato il loro motivo di esistere oppure possono vivere di rendita.

    La mia preoccupazione va ai dipendenti e dirigenti non politicamente organizzati.

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  4. non ti preoccupare che tanto li ridistribuiscono tra la regione e i comuni

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  5. Non è scritto e l'incertezza fa vivere male la famiglia.
    Quando ho scritto dei dipendenti, facevo riferimento anche a quelle realtà che esistono in ragione al lavoro che produce l'obiettivo interessato.
    Che fine faranno?

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  6. Gaspare non ti preoccupare i lavoratori pubblici sono i più tutelati d'Italia, anche se non fanno niente mai nessuno potrà cacciarli via

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    1. Per gli statali potresti avere ragione ma per i privati non è così, se la ditta non ha più l'appalto, licenzia.
      Hai fatto un calcolo approssimativo dei nuovi disoccupati che ci saranno? E io pago!

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