martedì 24 gennaio 2012

…. E L'ARPA VENNE A CEGLIE

Ieri mattina presso il Comune di Ceglie si è tenuto l'atteso incontro avente ad oggetto la presunta prsenza di materiale radioattivo nel territorio cegliese. Oltre ai membri dell'Amministrazione, tra cui il Sindaco Luigi Caroli, erano presenti il direttore dei servizi territoriali del dipartimento provinciale di Brindisi dell'Arpa Puglia, Roberto Barnaba, il direttore del dipartimento di prevenzione dell'Asl di Brindisi Vito Martucci, il dirigente provinciale del dipartimento di prevenzione dell'Asl Giovanni Taurisano, il comandante della Polizia Municipale di Ceglie, Cataldo Bellanova.



Dell'incontro ci parla questa mattina il Quotidiano con un articolo di Maria Gioia. Tra le altre cose leggiamo che, prima dell'estate, dovrebbe essere installata una centralina fissa dell'Enel per misurare la qualità dell'aria. Il sito che è stato individuato è quello della scuola elementare in via Martina.


Ma veniamo in particolare all'argomento che tiene banco ormai da settimane: la presunta presenza di materiale radioattivo in qualche terreno cegliese.




Leggiamo sul “Quotidiano”:

Le verifiche da compiere in prima battuta riguarderanno la presenza di emissioni radioattive nelle tre contrade su cui più si è discusso in questi giorni, vale a dire Ferruzzo, Montemarcuccio e Ulmo a cui si è aggiunta la new entry di contrada Mesola, oggetto dell'unica segnalazione sulla presunta esistenza di materiale radioattivo o tossico nel sottosuolo, che potrebbe essere stato depositato una ventina di anni fa, giunta in Comune e firmata da un uomo, il quale rispondendo all'appello dell'amministrazione che chiedeva alla cittadinanza di segnalare eventuali zone sospette, ha indicato all'Ufficio Ambiente la “ strana” crescita delle piantine di piselli nel suo orticello.

Per quanto concerne contrada Ferruzzo, nel 1991, la mobilitazione di cittadini e dei consiglieri del Partito democratico della sinistra evitò con un esposto alla Procura di Brindisi la costruzione di una discarica per lo smaltimento di rifiuti solidi urbani e speciali – non tossici e nocivi. In contrada Montemarcuccio, invece, secondo una vox populi in passato sarebbero stati interrati non meglio precisati rifiuti altamente tossici e pericolosi per la salute. In questo caso il sindaco Luigi Caroli aveva affermato nei giorni scorsi: “Il proprietario dell'area in questione mi ha confermato di aver scavato per oltre 20 metri nella roccia e non nel materiale radioattivo”.

Infine l'ultima ad essere “incriminata” è contrada Ulmo, dove nel 2000 in una discarica della zona i carabinieri trovarno rifiuti altamente inquinanti. L'area fu sequestrata per le indagini del caso e, dopo anni e probabili esiti negativi delle verifiche effettuate dalla magistratura, fu dissequestrata".


A proposito di quest'ultimo fatto clicca qui e cerca la notizia del 15 aprile 2000



Ma c'è anche chi pensa che forse, in effetti, si poteva fare qualcosina di più e si pone alcune domande.

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