giovedì 22 marzo 2012

Oggi il Consiglio comunale



Questa mattina il Consiglio comunale. Sul banco della Giunta ci saranno anche i sei assessori mandati via dal sindaco e riconfermati più di un mese dopo. Non sono state loro assegnate però le deleghe, cioè le varie competenze. Che fretta c'è...?

Leggiamo sul Quotidiano che già ieri si è riunita la Giunta e avrebbe deliberato.

Tornando al Consiglio comunale, saranno due i punti all'ordine del giorno: in particolare la mozione presentata dal Pdl e relativa all'art. 13 del decreto ”Salva Italia” che quest'anno anticipa l'applicazione dell'imposta comunale propria (IMU) e l'istituzione di un Polo museale.




COME SI DICE?


E la montagna .............



..... partorì la giuntina


A più tardi per aggiornamenti.




Anche a Ceglie ci vorrebbe un Pinuccio. Che dite?









4 commenti:

  1. oltre al provvedimento "salva Italia" sarebbe opportuno che discutessero anche quello "salva Ceglie" cioè DIMETTENDOSI

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    1. Se qua non succede qualcosa, magari con qualche provvedimento di organi superiori, rischiamo di fare la fine che la Di Bello fece fare alla città di Taranto....

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  2. Che dire? Che fare?
    Da dove cominciare, dalla crisi globale, da quella locale, dal loro intersecarsi?
    Se sul piano nazionale il governo Monti, unica alternativa credibile (i partiti e i sindacati ad di là del loro alzare la posta per ovvie ragioni di sopravvivenza e di gestione interna del potere lo sanno bene), per un graduale rilancio della crescita ed una efficace quadratura dei conti (si spera quanto più equa possibile), di fatto accede una piccola speranza, a Ceglie la situazione è ben diversa.

    L’imperversare di fatti di micro criminalità, lo sconforto palpabile di una città in disordine e abbandonata, l’assenza di un gemito vitale, lo sgretolamento “scientifico” di ogni forma e luogo di partecipazione, la cancellazione volontaria e orba dei segni positivi lasciati in eredità da quel gentiluomo del prof. Federico, l’assenza di uno spazio costruttivo e di confronto, l’autoemarginazione e l’autoconfino di quelle poche realtà che si occupano bene di sociale e di culturale, che hanno oramai (forse non l’hanno avuta mai), rinunciato ad un minimo di visone politica seppur indiretta.
    E poi Caroli, uomo incapace sul piano politico, senza alcun retroterra culturale, senza visioni durature, senza fondamentali, senza particolari qualità (Musil), il giusto sindaco per una cittadinanza, schiva, che preferisce rintanarsi, che ha pochi sprazzi di partecipazione, che ama lo scambismo (un po’ con il csx, un poco col cdx,) e non affidarsi e fidarsi totalmente.
    Certo qui centra anche la classe politica che il paese sa esprimere.

    Forse non abbiamo mai avuto un sindaco che avesse assieme le giuste virtù?
    L’ideale sarebbe un buon mix tra Mita, Magno e Federico.
    Mita, la capacità di legare l’azione amministrativa ad un disegno strategico pensato e alla Politica, l’autorevolezza nei rapporti con altri enti ed istituzioni, andare avanti senza mezze misure, la forza di piegare la macchina amministrativa alle necessità dell’azione amministrativa a servizio della città, grande nell’arte dell’oratoria, battere il tempo sul tamburo!
    Magno, le physique du rôle, la spregiudicatezza, il coraggio di far saltare il tavolo quando necessario e di assestare un cazzotto (metaforico), la capacità del sognatore; adulatore, forza e determinazione nel non piegarsi.
    Federico, tra la gente, amato, uno di noi, la virtù di meravigliarsi, di conservare in sé una bontà fanciullesca, accogliente, grandi capacità di approfondimento e studio, buon seminatore, interprete di una politica legata all’etica e antimachiavellica.

    Ma noi invece abbiamo un Caroli, un che? Un Caroli!... che con la storia della giunta si è impantanato da sé; la sua imperizia, il poco acume in queste faccende, e i suoi cattivi consiglieri, hanno creato di fatto il problema, meglio non muovere l’acqua melmosa. Ma intanto la città è al collasso!

    I blogs fanno la loro parte, non tutti allo stesso modo. Francesco, Stefano e Mimmo, seppur da parti diverse e con gradi di approfondimento e sensibilità differenti, contribuiscono alla conoscenza. L’innominabile, invece, mistifica. Si lamenta del fatto che la Gazzetta pubblichi in un articolo i dettagli di una questione delicata e lui che fa la pubblica in seconda battuta sul suo blog, tanto il peccato originale non è il suo. Questo è un atteggiamento perfido. E poi pateticamente continua a fare da sponda al suo “coinquilino” di via san Rocco, nonostante non ci sia assolutamente da rilanciare alcuna biglia, strepitoso ne lanciare strali con rabbia e invidia contro la nuova Sel, nominando con foga e sano irrealismo un celeberrimo sconosciuto autore di grandi prodigi... dott. in agraria e/o veterinaria e cose simili, di cui non ricordo il nome! E voi?

    La crisi di quel blog viaggia a braccetto con la crisi di Caroli e viceversa!

    Pensate se oggi Pietro Federico fosse sindaco per il secondo mandato, Ceglie come sarebbe?

    Gualdo.

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  3. Bene, potremmo iniziare ad elencare tutte le cose che si sarebbero realizzate e progettate...

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