lunedì 19 marzo 2012

ASPETTANDO IL PDL .....



E IL NOTAIO ATTESE INVANO


Di cosa parliamo?

Clicca sull'immagine per saperne di più







L'antefatto l'avevamo riportato nella mattina in un precedente post.








10 commenti:

  1. Queste sceneggiate sanciscono la fine della politica.....

    RispondiElimina
  2. Corregetemi se sbaglio... On. Vitali ieri non era a Roma alla Farnesina per l'incontro con il Ministro degli Esteri?? Se cosi è non me ne voglia qualcuno ma credo che abbia ottimizzato al meglio il suo tempo anzichè perdersi in queste pagliacciate. Sig. gestore lei mi insegna che gli impegni di spesa e le determine sono fondamentali per avviare qualsivoglia procedimento amministrativo... come mai adesso non hanno nessuna rilevanza? Se alla Provincia ieri volevano dimostrare che sono stati spesi € 15000 mostrando solo le fatture al momento ricevute.... mi sentirei preso in giro 2 volte in quanto mi sembra ancora un pò presto fare un bilancio su quanto realmente è stato speso... alcune ditte come alberghi ristoranti e agenzia a volte non emettono immediatamente fattura per una loro regimentazione fiscale e a seconda i casi attendono anche il fine mese per emettere documnetazione contabile.... conoscendo anche le tempistiche del giro di posta tra uffici sono sicuro che ieri materialmente non erano i grado mostrare tutto ciò che è stato speso realmente... sarei curioso di vedere cosa accade fra una trentina di giorni

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ho riportato il comunicato e il racconto fatto dai media. Non ho aggiunto altre considerazioni.
      Abbiamo letto con molto interesse anche le tue, questo blog dà voce a tutte le opinioni, anche se gente come te si esprime in modo molto maleducato e “bilioso”. Ti passerà.
      P.s.
      dici bene, signor commentatore anonimo: “le determine e gli impegni di spesa sono fondamentali per avviare qualsiasi procedimento amministrativo”. Per cui ti chiedo: puoi aggiornarci sulla questione posta nell'altro post e relativa ai lavori nei pressi del San Raffaele a Ceglie con i soldi risparmiati dalle indennità assessorili? Almeno così abbiamo letto sulla stampa.

      Elimina
  3. ahah, il blog ha riportato l'antefatto, ma dove? Non mi sembra che su questo blog sia stato fatto riferimento a nessuna delle conferenze del PDL.
    Ancora una volta si evince la strana idea che il gestore ha di completezza.
    A proposito di conferenze e di domande poste in esse non ho ancora capito dalle risposte della giunta e del consigliere Argese, di cui posseggo una lunga e variegata serie "santini elettorali" che lo associano a vari simboli politici, a che punto sia il tavolo sulla sanità.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. L'antefatto è nel comunicato dell'UDC. Ancora devi capire come funzionano i link?
      Tutto tu … come si dice a Ceglie.
      Di santini elettorali variegati credo che tu ne abbia di diversi anche di diverse persone a te vicine.
      Mannaggia tua … : )
      Piuttosto, o commentatore anonimo, mi pare che la cifra iniziale sia stata ritrattata in maniera consistente, sbaglio?
      Ciao grande politicante ...

      Elimina
    2. Si è vero, è stato citato il comunicato dell'UDC (avevo visto il link) ma non credo che esso sia stato l'inizio (l'antefatto) della questione BIT, che poi non è l'unica questione emersa, si è parlato anche di impegni non mantenuti nella sanità, gadget, numero di assessori, numero di funzionari e ... .
      Mi sembra che a partire da giovedì ci siano state 2 conferenze del PDL e una del laboratorio (che ricordiamolo va da Sel o qualche partito vicino a consiglieri eletti nelle file delle opposizione, alcuni anche ripescati, che oggi sono diventati i portavoce ufficiali di Ferrarese) da lei non citate.
      Quindi ci sono molti episodi a cui lei non ha fatto riferimento e inoltre per l'ennesima volta ha indicato guarda caso solamente quella parte del racconto dei media che riguarda uno degli schieramenti da lei sostenuti nelle rispettiva competizione elettorale.
      Forse se la sua attenzione fosse caduta anche su una delle conferenze del PDL, nel momento in cui ad esempio la postava sul suo blog, avrebbe potuto cogliere quella notizia che le avrebbe permesso di scrivere il post di oggi già sabato, infatti Vitali già sabato aveva affermato che non si sarebbe presentato alla conferenza di ieri.

      Elimina
    3. La sezione dei commenti ai post è fatta apposta, tra l'altro, anche per integrare le notizie e dire la propria. Prego... hai tutto lo spazio, anche anonimo.

      P.s.: anche gli altri esponenti del Pdl provinciale erano a Roma? Come mai non si sono presentati?

      Attendo risposta anche rispetto alla domanda fatta prima.

      Elimina
    4. Il giorno dopo: .. ancora nessuna risposta.

      Elimina
  4. da senzacolonne di ieri


    VITALI MOSTRA LE CARTE MA SBAGLIA DI NUOVO
    LUNEDÌ 19 MARZO 2012

    BRINDISI – Luigi Vitali sembra aver perso un’altra occasione. Non per stare zitto, s’intende, ma per parlare: per ammettere un errore, scusarsi con gli elettori dell’abbaglio e uscire alla meno peggio da una situazione complicata nella quale si è incartato lo scorso giovedì. Quel giorno, durante una conferenza stampa convocata in via De Leo, il parlamentare azzurro aveva asserito con piglio deciso che la Provincia di Brindisi, in occasione della “Borsa del turismo” di Milano, avrebbe speso la cifra megagalattica di 120mila euro. L’indomani il centrosinistra lo ha sfidato a presentare i documenti, le carte che dimostrerebbero al di là di ogni ragionevole dubbio quanto detto, mettendo sul piatto le dimissioni di due propri assessori in caso di smentita. Ma ieri, anziché togliersi d’impaccio, Vitali ha preferito rincarare la dose: “Ho sbagliato a dire 120mila euro” ha ammesso in un primo momento, facendo trasecolare gli astanti. Poi ha aggiunto: “Volevo dire 80mila euro. La Provincia, per la Bit di Milano, ha speso tra gadget, stand e altro 80mila euro”. Ovviamente Vitali, che in fondo è solo un parlamentare della Repubblica e il segretario del più importante partito di opposizione, non è evidentemente tenuto a sapere che la Provincia era ospite dello stand della Regione Puglia, e che quindi per questa voce non ha speso nemmeno un quattrino. Anzi. Per dimostrare il suo assunto l’onorevole tira fuori dal cilindro un malloppo di carta. Ma, a quanto pare, è solo scena. I documenti che il parlamentare squaderna sul tavolo riportano infatti cifre che al massimo, volendo darle per buone, arrivano a quota 30mila euro. Nemmeno agli 80mila euro appena detti. Sono numeri detti così insomma, in libertà. Privi di qualunque documento valido. Si perché una cifra più sostanziosa e vicina a quelle da lui sparate, Vitali la mostra scritta su un pezzo di carta. Ma è appunto solo questo: un pezzo di carta. Non c’è data, non vi è timbro. Niente. Ma tant’è. Presi dal momento, gli esponenti del Pdl se la prendono pure con una donna. Non che abbia a che fare con la polemica sulla Bit, per carità. Ma in certi casi distogliere l’attenzione aiuta.
    Così se attaccano l’assessore Paola Baldassarre rea, a loro dire, di andare in giro per ristoranti facendo pagare alla Provincia pranzi e cene. L’accusa è pesante e chi l’ha lanciata, più che dimostrarla davanti a un notaio dovrà probabilmente farlo in aula di Tribunale vista l’intenzione già annunciata da parte della diretta interessata di querelare il capogruppo del Pdl Nicola Ciracì. Chi proprio non ci sta a cambiare discorso e fare vittime civili è il segretario provinciale dell’Udc Ciro Argese che a Vitali rispondere per le rime: “Il centrodestra brindisino – dice – ha dimostrato ancora un volta di che pasta è fatto. Spara falsità e offese gravissime agli avversari politici e a figure istituzionali, per poi trovarsi costretto a fare una vergognosa marcia indietro. L’ineffabile parlamentare-segretario del Pdl aveva gridato allo scandalo per i 120.000 euro che la Provincia avrebbe speso per la partecipazione alla Bit di Milano. Lo abbiamo sfidato, invitandolo a dimostrare con i fatti quello che stava blaterando e puntuale è arrivata la figuraccia. Dapprima ha dovuto ammettere di aver sbagliato: non più 120.000 ma 80.000 euro. Ma vogliamo sfidarlo ancora: 80.000 euro sono comunque troppi e quindi se lui riesce a dimostrare che l’importo è questo mi dimetterò. Diversamente dovrà farlo lui due volte, quasi a voler rafforzare la capacità di fare un mea culpa. Ovviamente – conclude Argese – il notaio sarà a nostre spese, così come una buona tisana digestiva per mandar giù questa ennesima figuraccia. Se il centrodestra brindisino è questo, sarà anche inutile sfidarlo nelle competizioni elettorali, perché la gente non è stupida e ormai assiste alle performance del parla"

    RispondiElimina
  5. FUMATA BIANCA DAL MUNICIPIO, NOMINATA LA NUOVA, ANZI LA VECCHIA GIUNTA. RICONFERMATI TUTTI I VECCHI ASSESSORI PERO' NESSUNA DELEGA PER IL MOMENTO, PIU' AVANTI LA NUOVA DISTRIBUZIONE.
    LA TALPA DI VIA ENRICO DE NICOLA.

    RispondiElimina