Ultim'ora (fuori tema)
Ricordate lo strano cartello che avevamo segnalato l'altro giorno sul blog?
L'HANNO TOLTO.
e poi dicono che non leggono i blog...
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"SCUOLA" e non "SQUOLA"
Un'amica mi ha inviato questa foto di un cartello affisso al Comune di Ceglie.
Da notare il tocco di bianchetto "correttore".
E meno male che si parla di "scuola" .........
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CONSIDERAZIONE POLITICHE
Chi ha vinto le elezioni amministrative? A Milano ha vinto Giuliano Pisapia, candidato indipendente e sostenuto alle primarie da Sel. Primarie che aveva vinto clamorosamente, battendo il candidato del PD.
A Napoli è stato eletto sindaco Luigi De Magistris. Ha vinto con un’alleanza Idv e Rifondazione comunista più una lista civica, rifiutando l'apparentamento, al secondo turno, con PD e SeL. Paradossalmente, proprio senza il loro apparentamento, ha ottenuto un risultato clamoroso: 66%, i due terzi dei voti.
DOMANDE
Ma chi ha vinto davvero? Hanno vinto i candidati sindaco? Hanno vinto i partiti del centrosinistra? Il risultato è un “segnale” con valore nazionale per le prossime politiche?
Ho l’impressione che sia necessario “ribaltare” la questione. Intanto i risultati dei candidati sindaco vincitori non sempre hanno rispecchiato il consenso dei partiti che li sostengono. Non sono più i partiti che guidano i processi (basti guardare il caso di Milano dove il PD è primo partito con il 28% dei voti ma alle primarie il suo candidato è stato travolto da Pisapia candidato da Sel e ciò nonostante il partito di Sel si attestato ad un deludente 4.70%). A Napoli, come già scritto, il candidato congiunto di PD e Sel non è arrivato neanche al ballottaggio.
Pur nella vittoria, il Pd dovrebbe innanzitutto trarre alcune conclusioni: da un bel po’ di tempo, da Milano fino alla Puglia, i candidati proposti dal PD vengono sconfitti alle primarie a vantaggio di altri candidati ritenuti dagli elettori più convincenti (e che poi vincono le elezioni). Paradossalmente, però, i partiti che hanno sostenuto i candidati vincitori ottengono poi in termini percentuali, risultati deludenti.
Probabilmente quindi il problema è che i partiti hanno perso la capacità di rappresentare la società e vengono “by-passati” da quei candidati che riescono a “parlare” direttamente con gli elettori. Un elettorato ormai sempre più “mobile” e “avanti” rispetto alle dinamiche e alle logiche dell’appartenenza di partito. E non credo che abbia influito molto la trasformazione delle elezioni (voluta da Berlusconi) in una sorta di referendum sulla sua persona e sul suo governo. La gente ha sostanzialmente votato un sindaco per la propria città. Tra l’altro il sistema elettorale per le Camere non prevede il voto al candidato premier ma solo alle singole liste di partito bloccate. Quindi l'effetto "candidato" è relativo.
Senza dimenticare che, spesso, gli elettori votano più “contro” qualcuno che “per” qualcuno (candidati o liste). Potremmo dire che, a Milano, più che aver vinto Pisapia, hanno perso
Su questo i partiti dovrebbero riflettere, partendo soprattutto da un ricambio della loro classe dirigente. Molti “reperti archeologici” dovrebbero fare un gesto di generosità, facendo un passo indietro. Ma difficilmente i partiti lo faranno, visti i precedenti.
E infine bisognerebbe riflettere anche su cosa sono le coalizioni oggi. Qualcuno parla di una futura grande alleanza con PD, Sel, Idv, Udc e centristi, Rifondazione comunista e cespugli vari. Ma è davvero proponibile una specie di nuova “Unione” ulteriormente allargata? E come voterebbe in Parlamento in caso di vittoria? Ve l’immaginate come sarebbe stata affrontata la crisi libica, o qualunque emergenza di politica estera o di sicurezza internazionale, da una coalizione così variopinta e contraddittoria? Ciò che la terrebbe insieme sarebbe solo l’anti-berlusconismo. E abbiamo già visto com’è andata a finire la precedente Unione.
PROCESSI STORICI
Ma se, come pare, il berlusconismo si avvia sul viale del tramonto, cosa accadrà ai suoi oppositori? Cosa terrà insieme la sinistra radicale, i dipietristi, il PD, i moderati, i grillini e tutta la “carovana” multicolore una volta mancando il “nemico” comune? Probabilmente un’uscita di scena del Cavaliere provocherebbe un “terremoto” politico nel centrodestra ma ancor di più nell’attuale centrosinistra, con una scomposizione degli attuali poli e la ricomposizione più omogenea su altre basi e con nuovi leaders. Un nuovo processo storico così come quello avviato con la discesa in campo di Berlusconi nel ’94.
Quel che è certo è che il bipolarismo fondato sugli attuali principali partiti (Pd e Pdl) – e in cui, a destra e sinistra, si cerca di mettere insieme tutto e il contrario di tutto - ha ricevuto il colpo definitivo.
Le differenze cegliesi
Consentitemi un’ulteriore riflessione: tornando al nostro piccolo, quali sono le analogie tra il centrosinistra nazionale e quello di Ceglie? Difficile rispondere.
Il PD messapico pare non dare più segni di vita. E’ senza un segretario politico dalla scorsa estate, non si sa se è stato fatto un tesseramento, non si sa chi lo guida, l’unico riferimento, sul territorio comunale, resta il consigliere comunale Gianfreda che sta conducendo insieme agli altri consiglieri del centrosinistra un’opposizione attenta all’attuale amministrazione. Ma il partito è sostanzialmente in stato vegetativo, congelato.
E la differenza tra
Hai fatto come sempre una lucida disamina, permettimi di aggiungere che complessivamente la sinistra cegliese è oramai orfana di organizzazione e gruppi dirigenti.Il Pd e la Sel sono delle semplici sigle che vivono di rendita e di riflesso della politica nazionale.
RispondiEliminaNon una iniziativa pubblica che possa mettere insieme la gente di sinistra. A volte qualche cane sciolto si avventura a utilizzare qualche simbolo e qualche sigla per propri vantaggi di immagine, il popolo della sinistra si sente tradito e a volte abbandonato.
E' necessario a mio avviso riorganizzare e mettere in piedi la POLITICA, quella vera e più genuina stanando chi vorrebbe utilizzare la stessa per vantaggi personali.
Una stagione nuova dovrebbe aprirsi anche a Ceglie è indispensabile spazzare via chi giochi su più tavoli senza alcun obbiettivo politico vero.
Trullo Bianco
La sinistra,quella vera ha come orizzonte il lavoro.I vecchi tromboni gran giocolieri del politicismo trasversalista, diventati neoricchi con la politica, dovrebbero farsi da parte avendo ridotto in cenere la sinistra a Ceglie.
RispondiEliminaTrullo Rosso
gli stessi che portavano al sinistra a percentuali bulgare, analisi parziale la tua e poco seria.
RispondiEliminaTi riferisci all'analisi del post? Non pretendo la condivisione. Non è la prima volta. sarebbe interessante leggere qualche tua argomentazione al riguardo.
RispondiElimina: )
I partiti devono scegliere dei buoni candidati.
RispondiEliminaIl Pd deve rinnovare la sua classe dirigente. Degli altri partiti a me non importa molto.
Il terzo polo ha ottenuto risultati modesti.
Servono le coalizioni. Il bipolarismo bipartitico è finito. Resta comunque valido il bipolarismo di coalizione, almeno con questa legge elettorale.
una buona e concreta analisi a livello nazionale direi, se non fosse per le solite battutine maliziose e di parte sulla situazione cegliese....
RispondiEliminaNon faccio parte di nessun partito. Come faccio dunque a essere di parte?
RispondiEliminaA mio avviso,la sinistra a Ceglie come nel resto del paese, deve rappresentare gli interessi di un blocco sociale che va dai lavoratori,dai pensionati,dai precari,dai senza lavoro alla piccola impresa vera, piccoli produttori,allevatori,ristoratori,artigiani e intellettuali che vorrebbero una Ceglie (Italia) migliore,o almeno normale.Invece Ceglie è nelle mani di una banda di affaristi spregiudicati,trasversalisti e capaci di tutto,persino di azzoppare una persona onesta come Pietro Federico.Per quanto riguarda il trombone bulgaro,si godesse le ingenti somme incassate ingiustamente da un sistema politico corrotto che aumenta le indennità e le pensioni del ceto politico-istituzionale mentre licenzia e abbassa le retribuzioni di lavoratori e pensionati. Trullo Rosso
RispondiEliminaok, Francesco, formalmente non fai parte di nessun partito, ma diciamo che hai le tue simpatie e le tue antipatie e ciò è evidente nei tuoi post
RispondiEliminasenti, caro Trullo Rosso, o come ti fai chiamare...
RispondiEliminaGli affaristi sono presenti in tutti i partiti, a volte si riconoscono subito, altre volte vengono fuori col tempo, ma in ogni partito ci sono anche persone oneste e senza doppi fini. Quindi non facciamo di tutta l'erba un fascio...
all'utente delle 10.24:
RispondiEliminaCredo di aver scritto e riportato fatti oggettivi. Come faccio sempre.
Tra l'altro nell'ultimo mese, dopo alcuni post, mi sono visto attribuire a giorni alterni presunte "simpatie" per la sinistra, per il centro e addirittura per il Pdl! Mah ......... Bontà loro.
Certo, infatti ti ho detto che hai fatto una buona analisi e confermo.
RispondiEliminaAllora mi correggo, lasciamo stare per chi simpatizzi....
diciamo che hai le tue antipatie, ma vorrei solo dirti di non fare di tutta l'erba un fascio e soprattutto di non identificare alcune singole persone (ed il loro personale pensiero) con quello di tutto un partito...sò che non è facile, ma sarebbe veramente il momento di raccogliere le forze migliori esistenti in campo