"Ditemi che succede", chiede Beppe Grillo a Vito Crimi e Roberta Lombardi. "Voglio sapere se davvero nel gruppo ci sono persone che pensano di fare un accordo con il Pd"... E mentre in Rete parte la caccia agli infiltrati, in Parlamento, tra chi ha espresso il suo dissenso, serpeggia la paura. "Dimmi chi è il senatore che ti ha parlato", chiede Rocco Casalino - ex concorrente del Grande Fratello, ora uomo di comunicazione dei grillini lombardi - a un cronista. Leggi tutto
Quando Peppe difendeva la libertà dei parlamentari di votare secondo coscienza,
anche contro la disciplina di partito:
"Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato" è molto chiaro. Chi è eletto risponde ai cittadini, non al suo partito. Questa la chiamate democrazia? E' solo una sua caricatura. I nostri dipendenti (...come recita la Costituzione questa gente dovrebbe rispondere a noi) hanno occupato lo Stato, sono membri di comitati di affari e di mutua assistenza che hanno chiamato partiti e ai quali obbediscono. Questi partiti, con questa forma, senza eccezione, come il partito fascista, vanno aboliti. Chi ne entra a far parte, anche in buona fede, anche senza volerlo, non fa più parte della democrazia. (10 agosto 2010)
"Uno vale uno", "
"Decideremo tutto con la rete",
"Votazioni in aula decise a maggioranza dei parlamentari del M5S“...
Ricordate?
Altri tempi, c'era la campagna elettorale.
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