domenica 7 ottobre 2012

Quasi-rissa in Consiglio provinciale: il giorno dopo

Questa mattina la stampa locale continua a dare molto spazio alla vicenda dell'altro giorno, con la quasi-rissa in Consiglio provinciale. Episodio che è stato da noi tutti stigmatizzato.




Sul Quotidiano leggiamo oggi le argomentazioni dei protagonisti della vicenda. Le riporto perchè credo sia importante.




CHI CHIEDE SCUSA ...

Consigliere Urso, querelerà Ferretti per le sue parole e magari anche Ciracì per la tentata aggressione?
"Farò le mie valutazioni. Quel che è certo è l’estrema gravità del comportamento di Ferretti e di Ciracì".

Non le dispiace per come sono andate le cose?
"Globalmente devo ammettere che sono stato coprotagonista di un momento della mia storia politica e della storia politica di Brindisi certamente non bello. Però non avrei mai immaginato che da uno scontro dialettico, anche duro, si potesse passare a scontrarsi sul piano fisico. Questo mi ha ferito".

Rifarebbe tutto quello che ha fatto venerdì?
"Nella politica io metto tutta la mia passione e la mia storia personale. Rispetto ad accuse ingiuste ho reagito con forza. Ma sempre e solo sul piano verbale. Non voglio dire che lo rifarei, sia chiaro: l’esperienza porta sempre a correggersi e migliorarsi, anche nei toni che si utilizzano con gli altri, avversari compresi".

Non ritiene di dover chiedere scusa?
"La dinamica è chiara: a cominciare è stato Ferretti. Ho chiesto al Presidente del consiglio di ottenere le scuse pubbliche dal consigliere. Sarebbe stato l’unico modo per superare il tutto. Lui, però, non ha recepito e questo mi dispiace. Detto questo, siamo uomini e commettiamo errori. Se devo chiedere scusa per la mia parte, lo chiedo come rappresentante istituzionale, a tutti i cittadini, perché ho preso parte ad un momento certamente  non bello”.





..... E CHI NO.


Consigliere Ciracì, querelerete o no Paolo Urso per le parole utilizzate in Consiglio?
"Questo deve dirlo Ferretti. Lui è stato offeso direttamente. Il fatto è grave, senza ombra di dubbio. Proprio per questo sarebbe molto meglio che Urso chiedesse subito scusa per il suo gesto".

E’ dispiaciuto per l’accaduto?
"Non credo al politicamente corretto a tutti i costi. È stata una pagina nera, questo è sicuro. Ma ci tengo a mettere in chiaro una volta per tutte che la parte offesa siamo noi. Detto questo, se non fosse successa sarebbe stato di certo molto meglio".

Non ritiene di dover chiedere scusa?
"Sfido chiunque a farsi chiamare delinquente senza reagire. Siamo stati quasi cinque minuti in religioso silenzio, ad ascoltare gli insulti di Urso. Ci ha chiamati delinquenti, uomini di malaffare. Ha detto a Ferretti che non si sarebbe potuto permettere i vestiti che indossa se non fosse un malfattore. Dobbiamo difendere la nostra onorabilità, visto che non abbiamo mai messo piede in un tribunale, nonostante tanti anni di attività politica e amministrativa".

Questo significa che rifarebbe tutto?
"Noi siamo futuristi e ardimentosi. In altri tempi, la questione si sarebbe chiusa in un duello. Noi abbiamo regolato i nostri conti di fronte alle telecamere. Ho perso la pazienza, lo ammetto, ma sono un uomo e sono fatto di carne. Alla fine però non ho fatto male a nessuno”




Dal dizionario:
Ardimentoso 1 (agg.) "Che richiede coraggio o ne dà la prova; coraggioso. ~ intrepido".


Sono convinto che il vero coraggio sia saper chiedere scusa quando si sbaglia e non quello di cercare lo scontro fisico. Alle urla dei politici siamo abituati, può capitare (basti pensare a certi Consigli comunali...). Al resto non vogliamo nè possiamo abituarci.
Ho apprezzato, come credo molti di voi, l'offerta di scuse chiare e dirette, a tutti i cittadini da parte dell'arch. Urso. Non mi è piaciuto invece sentir parlare addirittura di "regolamenti di conti". 
E adesso spero si possa tornare a parlare della politica vera e dei tanti problemi dei cittadini. Senza scene penose e inaccettabili.





Nessun commento:

Posta un commento