giovedì 8 settembre 2011

E l’assessore rispose a “Tribuna Libera”. Ma non convinse.

Alle interrogazioni consiliari spesso non rispondono. Però, per fortuna, almeno ai blog e agli articoli della stampa lo fanno. L’altro giorno il quotidiano Senzacolonne, con un articolo di Antonello Laveneziana, aveva ripreso il post di Tribuna Libera (“Giovani dimenticati”, clicca qui) che ricordava come quest’anno il Comune di Ceglie non avesse neanche fatto domanda per il finanziamento delle attività di Servizio civile a Ceglie. Questa mattina l’assessore alle Politiche giovanili Angelo Palmisano, ha rilasciato al medesimo quotidiano, qualche risposta.



Il titolo dell’articolo è:

FINANZIAMENTI PERSI”: E’ VERO

L’assessore Palmisano ammette i disguidi sul bando per il servizio civile. Ma precisa “Non siamo stati accreditati per la mancanza di due figure professionali necessarie


Ci sono però diversi punti di quella risposta che non mi hanno convinto. E ne parliamo in questo post.

Partiamo dall'ultima parte: "Non siamo stati accreditati".

Leggiamo: “Ogni Comune per poter partecipare ai bandi per il servizio civile, ha bisogno di un accreditamento”. Bisogna ricordare che con Determina Dirigenziale Regionale n. 389 del 15 luglio 2008, il Comune di Ceglie Messapica fu iscritto alla 4a classe dell’Albo Regionale del Servizio con accreditamento di n. 5 sedi. L'accreditamento, quindi, c'è già.

Nelle dichiarazioni, leggiamo poi che il Comune di Ceglie non avrebbe la possibilità (cito testualmente) di “fare in house (cioè con risorse interne, ndb) le procedure per l’ottenimento dei finanziamenti per il Servizio Civile” e pertanto si è ritenuto necessario affidarsi a società esterne. Spiega l’assessore:

La società contattata, la Abs Consulting, a fronte di una riduzione delle unità spettanti al Comune di Ceglie Messapica, non ha mostrato interesse per la nostra richiesta considerandola antieconomica ed adducendo motivi di carenza di personale. Concretamente, essendo come Comune sprovvisti di queste due figure professionali ed essendo arrivata la risposta della società da noi contattata in ritardo, ci siamo trovati nell’impossibilità di presentare la domanda. Il servizio civile, comunque, è sicuramente, una opportunità che valuteremo per tempo il prossimo anno”.



Devo dire che è una risposta poco convincente, sinceramente. Si afferma che il Comune di Ceglie non abbia figure professionali per attivare le procedure di richiesta di finanziamento, eppure anche negli anni passati sono stati assegnati al Comune giovani per il Servizio Civile, in seguito al finanziamento di relativi progetti elaborati proprio dal Comune di Ceglie.

Com’è possibile, allora, che oggi non sia più possibile farlo?



Nell’articolo di ieri su Senzacolonne erano inoltre riportati diversi passaggi di un vecchio post (di agosto) in cui si illustravano le iniziative del cartellone “Cegliestate” per quel fine settimana (mercatino serale, gara regionale di bocce, gara di mountain bike e festa dello spumone) e si concludeva che probabilmente non sarebbero state iniziative che avrebbero potuto entusiasmare eccessivamente i giovani cegliesi. I quali, essendo sere di agosto, avrebbero verosimilmente preferito altre mete, magari fuori città per la loro serata.

Basta parlare con i giovani sull’argomento per ascoltare la loro opinione. Può far piacere o meno, ma tant’è. Basterebbe che l’amministrazione attivasse un’azione di verifica del feed-back (cioè di verifica dei risultati) per averne conferma. Ma non esternalizzate anche quella, per favore.

Più avanti nell’articolo poi sempre l’assessore Palmisano elenca diverse iniziative che hanno caratterizzato le politiche giovanili. “L’Arte elevata al Comune”, un non meglio precisato “Forum dei giovani” che dovrebbe partire “al più presto”, fino al progetto “Bollenti Spiriti”. Ricorderete che quest’ultimo progetto ha visto il recupero del vecchio macello grazie ad un finanziamento regionale ottenuto dall’Amministrazione Federico.


Foto dell’inaugurazione (Pino Santoro)

Aggiunge poi “Pensare che le politiche giovanili ruotino solo sui 4 posti del servizio civile è riduttivo ed offensivo per i giovani stessi”. Non ho scritto un’affermazione del genere, basta rileggere bene il post.

Si parla poi anche della bell’evento “Zona U” presso la pineta Ulmo organizzata nell’agosto scorso dai ragazzi dell'associazione "ZioN". Ne abbiamo parlato a suo tempo ed abbiamo espresso apprezzamento per quella iniziativa. Una delle giornate - tra musica arte e cultura - fu, tra l'altro, dedicata alla pulizia della pineta.


Un’importante iniziativa a difesa dell’ambiente che va a merito dell’impegno di quei ragazzi.

Mi è capitato, qualche giorno fa, di passare dalle parti della pineta, per mostrarne la bellezza ad alcuni amici che erano venuti a trovarmi da Roma. Bè, devo dire che sono rimasto un po’ imbarazzato dal fatto che purtroppo non fosse proprio pulitissima. Per cui mi chiedo: ma davvero per tenerla pulita bisogna aspettare, una volta all’anno, l’impegno lodevole di un gruppo di ragazzi? E per tutto il resto dell’anno che si fa? Credo che il Comune dovrebbe provvedere non occasionalmente al riguardo.

Giusto per precisare.


11 commenti:

  1. Dilettanti, non riescono neanche a monitorare le scadenze dei bandi.
    Quando la risposta non arrivava cosa ha fatto l'assessore ?? NULLA.

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  2. Riguardo alla Pineta Ulmo,l'unica soluzione dal mio modesto parere è quella di darla in gestione 365 gg l'anno,in modo tale che una presenza fisica ne controlli e si attivi per quel luogo;Un luogo con uno spazio verde incantevole che è degno di considerazione quanto il nostro amatissimo centro.Un luogo in cui i giovani potrebbero dar sfogo alla loro creatività,alle proprie passioni e soprattutto al rispetto dell'ambiente (un problema che tanto affligge il nostro paese).Ebbene si solo dando responsabilità ad un gruppo si potrebbero ottenere risultati,un gruppo di giovani che terrebbe a cuore la Pineta,un gruppo che aiuti il cittadino a ad avere una responsabilità civica.Come si è visto nell'evento Zona U,la pineta potrebbe addirittura diventare un area attrezzata per eventi e soprattutto darebbe al cegliese l'opportunità di creare attività di svago per tutti,grandi e piccini.Un area verde così gli altri comuni c'è la invidierebbero,noi c'è l'abbiamo e l'abbandoniamo.E come sempre i luoghi abbandonati sono terra degli idioti!
    Il mio appello serva a far riflettere,i nostri cari amministratori,che dal loro canto hanno fatto quel che hanno potuto per l'evento Zona U,ripristinando nel miglior modo possibile l'area;ma non basta!Ci vuole di più.Bisogna crederci come hanno fatto i ragazzi dell'associazione Zion.
    Stesso problema per il campo sportivo,Bisognerebbe adottare una via innovativa (vedi Stadio di Cesena);Il famigerato campo sportivo di patate potrebbe essere ripristinato dapprima con l'erba sintetica;Ho fatto un preventivo di quanto costerebbe un manto per uno stadio regolamentare in erba sintetica,siamo sulle 200.000 euro.Cifre importanti per carità,ma immaginate se i nostri figli iniziassero a giocare in un campo che ti da la possibilità di crescere calcisticamente come nelle altre città.Il ragazzo cegliese talentuoso potrebbe finalmente confrontarsi con le altre squadre avendo pari opportunità.Per me è questo il primo intervento da fare (prima ancora degli spogliatoi).Immaginate ancora se solo un cegliese riuscisse ad emergere nel mondo del calcio.Forse una volta avuto il giusto successo,con i soldi ce si guadagnano in quell'ambiente,ne gioverebbe anche il nostro paese(vedi Gennaro Gattuso che una volta diventato famoso e guadagnato ha aperto fabbriche nel suo paesello in calabria: Corigliano Calabro).Per ora è pure utopia,ma sognare è lecito.Tocca a noi cittadini realizzare i sogni,con impegno e devozione,perchè no,lì dove serve anche il volontariato.
    Buona giornata a tutti

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  3. Che figura, non si ricorda che un bando stava per scadere, neanche un condominio dovevano amministrare questi soggetti, e poi dicono che loro capiscono eccomeeeeeeeeeeeeee.
    Grande risultato per l'uomo che doveva far dimenticare Patrizio Suma e Nicola Trinchera, prima finisce e meglio è per i giovani cegliesi.

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  4. Per quello che è diventato l'ex macello. L'avevo immaginato come un laboratorio culturale, in realtà mi sembra sia diventato uno dei tanti bar, con prezzi anche sopra la media, con concerti a uso e consumo del bar e laboratori sotto utilizzati e poco valorizzati. Spero tanto che l'impressione avuta da me e da tantissimi altri con cui ho parlato sia errata.

    Un osservatore esterno

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  5. Ma siamo sicuri che l'ex macello viene gestito secondo il progetto originario?
    I comunisti l'hanno aperto e i fascisti lo stanno gestendo, qualcosa non quadra.
    Qualcuno può smentirmi?

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  6. La verità fa male.
    Aspettiamo la fine e poi ci risentiremo, altro che zitto.

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  7. Una precisazione,i comunisti hanno cercato di aprirlo (senza mai riuscirci) e i fascisti ci sono riusciti.
    I comunisti lo hanno ristrutturato alla cazz di can e i fascisti nonostante tutto lo hanno voluto aperto per la città.

    n.b. mi stavo ricredendo sull'operato di questa giunta ma poi leggendo i commenti mi sono ricordata di come siete distruttivi per la città. Una mamma

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  8. che mamma volubile
    la ristrutturazione non ha cambiato niente, mancavano solo qualche passaggio burocratico

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  9. gli ingegneri sul Comune sono più che professionali, infatti, stentano ancora a sapere la differenza tra determina e delibera.

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  10. in effetti, anche qualche consigliere non sa la differenza tra leggere un commento sul sole24 ore e leggere un D.P.R.

    che ce volete fa'... a ciascuno il suo

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