sabato 15 dicembre 2012

Il vicesindaco di Ceglie: “Nessun problema di riscaldamento nelle scuole”

Nei giorni scorsi (clicca qui e qui) abbiamo parlato della vicenda del riscaldamento spento dalle 10' in poi nelle scuole cegliesi. La questione era stata sollevata dai consiglieri Udc Tonino Piccoli e Domenico Convertino che, su sollecitazione dei genitori, si erano recati di persona a verificare la situazione.

Oggi sulla Gazzetta del Mezzogiorno leggiamo la replica del vicesindaco Cesare Epifani, con delega all'edilizia scolastica. La riportiamo ai fini del dibattito.





"Noi verso i bambini abbiamo un'attenzione particolare e voler creare allarmismo è un gioco al quale non ci sto. Appena ho letto del mancato funzionamento dell'impianto di riscaldamento, mi sono prontamente attivato chiedendo una dettagliata relazione all'ufficio tecnico. Da essa si evince che l'impianto di riscaldamento è attivo non fino alle 10 come affermano i consiglieri dell'Udc, ma fino a mezzogiorno e, per il tempo pieno, i termosifoni vengono riaccesi alle ore 14 e spenti alle ore 16. Appare strana questa lamentale della mamme atteso che, in primo luogo, l'impianto di riscaldamento è attivo fino a mezzogiorno e poi perchè i bambini che fruiscono della mensa mangiano nel refettorio che è un ambiente riscaldato. Probabilmente le temperature vicine allo zero di queste ultime ore hanno potuto far avvertire un po' meno il calore. In questo preciso istante ho telefonato al vicario del secondo istituto comprensivo il quale mi ha assicurato che non ci sono problemi e che le aule sono riscaldate. Devo constatare che mi meraviglia questa lamentela, atteso che da parte dei dirigenti scolastici non abbiamo avuto nessuna richiesta perchè non si comprende coma mai le mamme non si siano rivolte proprio a loro. Garantisco ai genitori che da oggi in avanti mi farò carico di verificare che giornalmente l'impianto funzioni perchè sono genitore anche io e la stessa garanzia che voglio per i miei figli di frequentare una scuola accogliente devono averla tutti i bambini”.


Sarebbe stata dunque davvero tutta un'esagerazione 
dei bambini, delle mamme e dei consiglieri comunali? 
Possibile?




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