Ieri la notizia ce l'aveva data Mimmo Barletta su AhiCeglie.
Oggi ce ne parla in dettaglio anche Maria Gioia sul Quotidiano
Sdegno per due furti in pochi giorni nella chiesa dei Passionisti
A Natale si è tutti più buoni. Tutti, esclusi i ladri. E in particolare quei ladri che nei giorni scorsi a Ceglie Messapica hanno avuto il coraggio di rubare sette lampadine nella chiesa dei Padri Passionisti, in via San Paolo della Croce. Ad essere preso di mira è stato il grande Crocifisso situato sull'altare vicino al portone di ingresso della struttura religiosa. L'annuncio relativo alla vicenda è stato fatto nel corso della Santa Messa delle 17.30 di sabato scorso dal vicario padre Salvatore Cozza, il quale dinanzi ai fedeli non ha nascosto il rammarico per il furto subìto ben due volte. Circostanza che ha suscitato vivo sdegno tra i cittadini cegliesi.
Sì, perchè questo non è il primo caso in cui vengono rubate le lampadine all'interno della stessa chiesa. In barba a quel minimo di rispetto che si chiede di avere per i luoghi sacri. Questo quanto è accaduto ai danni dei padri passionisti secondo quanto è dato sapere. Nei giorni scorsi alcune persone si sono introdotte nell'edificio che sorge a pochi passi dall'incrocio tra via San Paolo della Croce e la trafficata via Sant'Aurelia, nella periferia cegliese.
Gli individui (o l'individuo) in questione hanno approfittato dell'apertura quotidiana della Chiesa dedicata ai fedeli e con molta probabilità, fingendo di rivolgere una preghiera al Crocifisso, hanno smontato e portato via le lampadine. Il tutto è stato compiuto in fretta e furia, senza attirare l'attenzione dei padri che si occupano della Chiesa. Chi potrebbe aver compiuto questo furto, dai toni decisamente grotteschi, in pieno clima natalizio? Magari il solito balordo di turno, con il vizio degli scherzi di cattivo gusto, o qualcuno in cerca di luminarie per allestire il presepe a casa. In questo caso, c'è da dire infatti che in tempi di crisi il ladro o i ladri potrebbero aver pensato di impiegare quelle lampadine in svariati modi e, perchè no?, per allestire una Natività da mostrare a parenti e amici, a discapito dei padri passionisti, costretti a contare quest'anno ben due furti dello stesso tipo.
Il gesto ha arrecato dispiacere a chi lo ha subìto, perchè messo in atto in un luogo sacro come la Chiesa. E proprio quel dispiacere, sommato all'esasperazione, ha portato il vicario Cozza a denunciare pubblicamente il fatto. La notizia di quanto avvenuto nella Chiesa dei Passionisti, comunicata sabato pomeriggio, si è subito diffusa dapprima tra i fedeli e in seguito in città, lasciando in molti senza parole.
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