sabato 1 dicembre 2012

I "giovani turchi" della destra cegliese si preparano a rottamare


Continua a far discutere (anche in diversi commenti a questo blog) la scelta dei consiglieri comunali Daniele Gioia e Giuseppe Palma di lasciare i rispettivi gruppi consiliari, pur continuando a sostenere l'Amministrazione Caroli. E pare che, a breve, anche altri potrebbero seguire questa scelta, dando vita ad un centrodestra alternativo. Una sorta di "rottamazione" in salsa messapica della vecchia classe dirigente ex-berlusconiana. Un gruppo giovane che politicamente si riconoscerebbe esclusivamente nel sindaco.

Ci riusciranno? 









Quel che è certo è che il Pdl è sostanzialmente, profondamente, spaccato. Ma l'amministrazione non cadrà, figuratevi ...

Della vicenda ce ne parla oggi anche la Gazzetta del Mezzogiorno che ne trova l'origine in una vicenda di posti di assessori. Sarà così? Boh... cose loro.





MA COSA C’E’ DIETRO? Quel posto di … assessore

Ma che succede nel centrodestra? Quasi come un fulmine a ciel sereno le dichiarazioni di indipendenza di due consiglieri comunali, Daniele Gioia e Giuseppe Palma. Che nel gruppo di maggioranza che sostiene la giunta Caroli ci fossero dei mal di pancia era cosa risaputa, nonostante le dichiarazioni dei leader. Che la loro differenzazione sia dovuta alla mancata “promozione” ad assessore? Probabile anche se i diretti interessati sono pronti a smentire. Che motivo c’è, leggendo la loro dichiarazione di fedeltà, a differenziarsi? A meno che non sia in netto disaccordo con il capogruppo Cataldo Rodio, da poco eletto a questa carica lasciata libera da Nicola Ciracì, diventato Presidente del Consiglio comunale in sostituzione del compianto Mario Annese. Ma quest’ultima giustificazione appare poco plausibile e credibile. Ecco perché avrebbe più consistenza il disappunto per non essere diventati assessori, carica alla quale legittimamente si aspira e non c’è nulla di strano ad ammetterlo. L’ingresso in esecutivo di Riccardo Manfredi al posto del dimissionario Pietro Gallone può essere stata la goccia che avrebbe potuti far traboccare il vaso, ovvero indurre Gioia e Gallone, alla vigilia dai come “papabili” a dichiararsi indipendenti. Un bel rebus (ma non troppo) atteso che la lettura o la dietrologia in queste circostanze spesso centra il bersaglio. Le prossime ore potranno meglio decifrare l’accaduto e non si escludono colpi di cosa.




Lo scaricabarile continua




Intanto l'amatissima Amministrazione ci riprova con lo "scaricabarile". C'è infatti in giro un comunicato nel quale scopriamo che la "colpa" dei recenti disservizi della pubblica illuminazione in città non dipenderebbe da chi amministra da quasi tre anni. Bensì la "colpa" è delle precedenti amministrazioni degli ultimi 20 anni (comprese quindi quelle di centro destra?). Teoria abbastanza singolare, figurarsi se leggeremo mai un minimo di auto-critica. Possibile che è tutto colpa di chi non governa più da anni?

Ci chiediamo: quando si andrà al voto la prossima volta, il Pdl cegliese chiederà il consenso per quello che hanno fatto in questi anni o per quello che, a loro dire, non avrebbe fatto chi è stato eletto 10 o addirittura 20 anni fa?
In realtà il giudizio su quelle esperienze politiche i cegliesi l'hanno espresso a suo tempo. La prossima volta i cittadini esprimeranno li loro giudizio su questa, amatissima, amministrazione.








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