Ricevo e pubblico questa interrogazione del consigliere comunale d'opposizione Tommaso Argentiero:
Al Sindaco
Comune di Ceglie Messapica
e, p.c.
Al Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Soprintendenza per i Beni Storici Artistici
ed Etnoantropologici della Puglia
Via Pier l’Eremita n.25
70122 BARI
Alla Soprintendenza per le provincie
LE-BR-TA
Via Galate n. 2
73100 LECCE
Alla Dir. Regionale per i Beni Culturali e
Paesaggistici della Puglia
Strada Dottula isolato 49
72122 BARI
All’Ing. Donato Ammirabile
Via R. Bonghi .3
70125 FASANO
Oggetto: Ceglie Messapica. Ex Convento di S. Domenico. Lavori di restauro.
Premesso che:
- nel Comune di Ceglie Messapica sono in corso i lavori di restauro e adeguamento degli impianti tecnologici dell’ex Convento dei Domenicani;
- il progetto di restauro dell’ex Convento di San Domenico rientra tra quelli finanziati dalla Regione Puglia all’Area Vasta Brindisina, con fondi PO – FERS 2007-2013 Asse IV linea intervento 4.2;
- il complesso dell’ex Convento di San Domenico, con annessa Chiesa, edificato tra il 1534 e il 1570 rientra tra i beni storici di questa città.
Considerato che:
- in questi giorni, sulla facciata dell’ingresso del’ex Convento dei Domenicani è stato posizionato un tubo metallico, per l’impianto della distribuzione del metano, che deturpa, in maniera evidente, la facciata del complesso monumentale.
Si chiede
un immediato intervento riparatorio affinché quel tubo metallico sia posizionato in maniera tale da non sfregiare irrimediabilmente l’ingresso dell’ex Convento dei Domenicani.
Inoltre, all’interno della struttura dell’ex convento dei Domenicani si trova depositato, senza alcuna protezione, con evidenti rischi dovuti ai lavori in corso e alla scarsa sicurezza del cantiere, uno stemma del Comune del 1500, scolpito su di una pietra di dimensioni 95 x 85, raffigurante un castello sormontato da tre torri e su quella di mezzo una civetta.
Questo stemma, così come scrive lo storico Michele Ciracì sul libro “Stemma civico e gonfalone della città di Ceglie Messapica”, risponde alle caratteristiche descritte da P.P.Coco quale riferimento più antico della Città ed è l’unico stemma antico giunto sino a noi.
Si chiede
di mettere, immediatamente, in sicurezza, portando via dal cantiere, l’antico stemma della Città, individuando una più adatta collocazione come l’atrio del nuovo comune, il museo o altro.
Bisogna scongiurare la possibilità che lo stemma civico faccia la stessa fine delle chianche che tolte dal pavimento del convento sono state arbitrariamente portate via, o peggio che quel pezzo di “pietra” faccia da riempimento.
In merito alla questione delle chianche portate via, voglio ricordare che stiamo ancora aspettando una risposta scritta all’interrogazione presentata.
Ceglie Messapica 06.11.2012
Tommaso Argentiero
Consigliere Comunale “Noi con Federico”
Nessun commento:
Posta un commento