E’ stato convocato in seduta monotematica urgente per domani alle 19.30 il Consiglio comunale.
Unico punto all’ordine del giorno: il riordino delle Province.
Cliccando qui potete leggere com’è andato l’incontro di ieri tra i sindaci brindisini avvenuto ieri. Ben 17 comuni (tra cui Ceglie) si sono detti contrari all’accorpamento Brindisi-Taranto. Cioè vogliono la "provincia jonico-salentina" (ex Grande Salento), questa mitologica entità che metterebbe in un’unica provincia Brindisi, Lecce e Taranto. Tutto pur di non vedere Taranto come possibile capoluogo.
Il problema è che, a questa ipotesi, Lecce (provincia che, anche con la riforma del governo, non solo mantiene la sua autonomia ma acquisirebbe ulteriori comuni ex brindisini) non è interessata anche perché, se l’ipotesi di “tri-provincia” andasse in porto, spetterebbe comunque a Taranto (sulla base dei requisiti territoriali previsti) essere designata come capoluogo. Cui prodest?
Un dato singolare: nell’ultimo Consiglio comunale chiamato a deliberare sulla questione, la maggioranza di centrodestra al completo votò a favore dell’ipotesi di provincia Brindisi-Lecce, bocciando la posizione proposta dall’opposizione che invece era proprio quella della maxi-provincia Brindisi-Lecce-Taranto. Adesso l’amatissima maggioranza ha cambiato idea ed è diventata sostenitrice proprio di questa proposta, ieri bocciata.
E, ad ogni modo, continuiamo a chiederci quanto i cittadini, con tutti i problemi di questo periodo difficile, stiano soffrendo e patendo a causa di questo riordino delle Province. Credo poco.
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