lunedì 7 novembre 2011

Silvio e Pinuccio

Berlusconi alla fine ha dichiarato che non si dimetterà nonostante le lacerazioni, nelle ultime ore, della maggioranza che lo sostiene. Quindi oggi, dopo il voto sul rendiconto dello Stato, la Camera sarà a chiamata a votare anche una mozione di sfiducia al Governo. Il risultato sarà certamente al cardiopalma.



Intanto la giornata di ieri è stata abbastanza “agitata”. In particolare sui mercati finanziari è accaduto qualcosa di strano.

La Borsa di Milano apre la mattinata con un forte calo (-2). Improvvisamente giungono due notizie: Giuliano Ferrara, direttore del Foglio e uomo molto vicino da sempre al Cavaliere, annuncia che le dimissioni di Berlusconi da capo del governo sono imminenti. Poi si aggiunge il vicedirettore di Libero (quotidiano molto vicino al Pdl) che annuncia su twitter che al vertice Pdl di domenica sera si è stabilito che Berlusconi avrebbe annunciato le dimissioni entro ieri e che avrebbe proposto un “governo Letta”.



Rese pubbliche queste notizie, la Borsa registra un vistoso ed improvviso aumento. Alle 11, è a + 3. Il mercato sembra accogliere con entusiasmo questa ipotesi. Lo spread italiano rispetto ai titoli tedeschi si accorcia notevolmente. Dopo qualche ora, il PDL smentisce l'ipotesi di dimissioni. Lo spread torna a salire e anche la Borsa di Milano ripiega, alle 13.00, scendendo al + 1.7. Giuliano Ferrara, alle 13.30, dichiara che Berlusconi si dimetterà dopo la fiducia e che si vota a gennaio: la Borsa risale a +2.2.

Alle 17.30 la notizia che le dimissioni non ci sono: la Borsa chiude con un misero +1.10.


Infine nella sua striscia serale su Rai1, sempre Ferrara si dice certo che la vicenda finirà con un "lieto fine" per il Governo. Non è tutto un po' strano? Rialzi e ribassi improvvisi, il sogno di ogni buon speculatore borsistico. C'è qualcuno che ci ha guadagnato in tutta questa altalena?

Sta di fatto che la Consob ha aperto un'indagine per vederci chiaro.



Ad ogni modo, non siamo in grado al momento di sapere come andrà a finire. L'attuale premier ci ha abituato ad aspettarci di tutto.

L'unica cosa che, da cittadini, auspichiamo è che ascolti il consiglio di Pinuccio, al secolo il mitico Alessio Giannone.






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