mercoledì 9 novembre 2011

Politica da Roma a Bari a Ceglie Messapica

Una riflessione

Che il governo Berlusconi abbia le ore contate è ormai indubbio. Il numero degli "improvvisi" anti-berlusconiani aumenta di ora in ora, come da prassi italiana.



Il Cavaliere assicura che non si ripresenterà alla prossima scadenza elettorale come candidato premier ……. forse. Ma, finito il berlusconismo, cosa accadrà all’anti-berlusconismo? Un processo storico si sta chiudendo ed è un processo già ripresentatosi, in forme diverse, nel corso della nostra storia unitaria.

Fin da quando, alla fine del XIX secolo, iniziò il processo di allargamento del diritto di voto, la tendenza della politica italiana è stata quella del voto “contro” qualcuno o qualcosa, più che “per”.

I liberali fecero sostanzialmente venir meno la differenza tra Destra e Sinistra storica, accomunate dalla lotta agli “estremisti” repubblicani, socialisti, clericali e radicali. Anche il consenso al movimento fascista dai primi anni ’20 e al consolidamento della dittatura era legato essenzialmente alla "paura" da parte dei cedi medi e di quelli borghesi rispetto l pericolo “bolscevico” scatenato dal diffondersi del contagio internazionale della Rivoluzione d’Ottobre scoppiata qualche anno prima.

Così come una parte dell’elettorato moderato e conservatore italiano votò la DC dal secondo dopoguerra agli anni ’80 per arginare il “pericolo comunista”. Quando quel pericolò storicamente termino', iniziò storicamente anche la fine della Dc.


Madre_DCmanifesto pci









Cadute le grandi ideologie del Novecento, la discesa in campo di Berlusconi nel ’94 fu presentata (con la sua vittoria) come un baluardo per evitare l’ascesa al governo delle “sinistre”, mettendo insieme una coalizione che andava dalla Lega Nord agli ultranazionalisti della Fiamma Tricolore. Simmetricamente nasceva il centrosinistra che si estendeva dai moderati fino a Rifondazione comunista (coalizione a fasi discontinue) per togliere – riuscendovi due volte – la guida del governo al Cavaliere.

Ora che Berlusconi sta definitivamente uscendo dalla scena politica italiana, cosa accadrà? Cosa terrà insieme l'attuale maggioranza e l'attuale opposizione? La speranza è che finalmente anche in Italia ci sia una dialettica politica normale, in cui i cittadini siano chiamati ad esprimersi su alleanze e programmi coerenti e per progetti di governo alternativi. E non solo “contro” qualcuno.


IN PUGLIA


Sulla stampa locale si parla di possibili futuri "rimpasti" nella Giunta regionale guidata da Nichi Vendola. Due assessori regionali sono infatti in corsa alle primarie per l’elezione del sindaco di Lecce e Taranto. Candidati sono infatti, tra gli altri, due assessori regionali entrambi del Pd – la vicepresidente Loredana Capone e l’assessore al bilancio Michele Pelillo. Contro di loro Sel presenterà due suoi candidati che daranno battaglia alle primarie: Carlo Salvemini a Lecce e il sindaco uscente Ippazio Stefano a Taranto.

La previsione di Vendola sul risultato leccese: “Loredana farà la campagna elettorale da vicepresidente e vincerà”. Anche contro lo stesso candidato sponsorizzato dal partito di Vendola, quindi. L'ottimismo dei sellini leccesi immaginiamo che sarà alle stelle.


Scudocrociato a Ceglie

Pare si stia rimobilitando anche il partito della Democrazia Cristiana, il cui segretario è Angelo Sandri e che, per un cavillo burocratico, pare non sia mai stata sciolta. Il congresso nazionale è previsto per la prossima primavera. Leggi qui

Anche dalle nostre parti pare che i titolari del simbolo si stiano organizzando. Segretario provinciale è stata infatti nominata una nostra giovane concittadina: Angela D’Amico, già candidata alle scorse elezioni provinciali con “Noi Giovani con Ferrarese”.



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In bocca al lupo.


13 commenti:

  1. diciamo che ance se è una giovane ....ha già le idee chiare ha cambiato 3 partiti in 3 anni noi con ferrarese,la destra comunali e ora udc....avrà sicuramente già capito come funzionano queste cose

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  2. a ceglie non è la sola che ha cambiato più partiti

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  3. ma invece di stare a criticare perchè non apprezzate invece una giovane che si impegna in politica (qualunque sia l'idea)?

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  4. A quanto pare la democrazia cristiana della puglia si poggia tutta su ceglie.
    Altro che.
    Monaco Rocco segretario regionale
    Massimo Incagnoli segretario provincia di bari
    Angela D'amico segretaria provincia di Brindisi.
    sapevamo che i cegliesi erano tutti democristiani negli anni 60-70-80 ma che lo fossero anche nel 2011 ci sorprende.
    Ciao signor Monaco tu invece ex democristiano.
    Un saluto da Zagor

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  5. Caro Zagor,
    gli ideali del cattolicesimo democratico di Moro, De Gasperi e tanti altri POLITICI veri sopravvivono anche oggi in tanti di noi.
    Le ideologie per fortuna non ci sono più, gli ideali sono invece rimasti.

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  6. E' sempre la solita storia,ci sono elementi che criticano,senza firmare con il proprio nome e conogme i proprio commenti!Prima di tutto io ero candidata con la lista civica di ferrarese "Noi Giovani",2 mi son candidata con il partito de la "Destra,terzo mi son data da fare per poter organizzare qualcosa nel periodo natalizio con i ragazzi della Giovane italia,dato che la "Destra" ormai era morta a Ceglie,tutto ciò perchè credo possa fare qualcosa per ceglie.Carissimi "anonimi" io ho le idee ben chiare e chi mi conosce sa cosa penso!Ma presto leggerete una mia lettera dove vi spiegherò tutto per bene...ma vi pregherei di pensare a ciò che dite o scrivete,prima di giudicare una persona dovete conoscerla,alcune volte dovreste apprezzare il coraggio di alcuni giovani...Cordiali saluti Angela D'Amico

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  7. ammirare la voglia di fare per Ceglie....ma decidersi dove collocarsi politicamente è tutt'altra cosa....o sbaglio?

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  8. Si tratta di sapere se si è carne o pesce.
    Tutto qui.
    I giovani o i vecchi non c'entrano un tubo.

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  9. oh,si...una bellissima mossa,oserei dire perfetta...che vada a studiare un po di storia!un giovane che sostiene la dc è davvero assurdo!!saggio sostenere coloro grazie alla quale noi non abbiamo piu futuro..d'altronde da una tipa che comprende ben poco della nostra politica non ci si sarebbe potuto aspettare altro.

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  10. tu invece devi andare a studiare un poco di grammatica!

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  11. Allora credo che si stia un po' trascendendo.
    In un momento in cui la politica è sempre più "vecchia" come facce e come metodi, credo che sia comunque lodevole che un/a giovane si impegni, in qualunque partito ciò avvenga.
    Poi non trovo corretto lanciare insulti alle persone (che hanno comunque il coraggio di metterci comuqnue la loro faccia) rimanendo per di più anonimi: non è un confronto equo.

    In questo blog, pur nelle polemiche più forti, si sono sempre rispettate le persone, comunque la pensino. Invito a mantenere quindi un confronto civile e argomentato.

    Riguardo alle considerazioni del commentato delle 14.07, penso che probabilmente se oggi si possa scrivere liberamente il proprio pensiero e stiamo un po' meglio degli anni '40, probabilmente un po' di merito vada anche alle scelte politiche fatta nei decenni della cosiddette "Prima Repubblica" dalla tanto vituperata Democrazia Cristiana, no?

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  12. Quoto Francesco per l'appello alla correttezza, il merito alla signora D'Amico e Democrazia Cristiana baluardo della libertà e cattolicesimo.
    Saluti, Gaspare

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  13. Ho letto l'intervento della D'Amico che, vedo, dichiara la verità. Ognuno di noi potrà farsi le sue opinioni sulla continuità politica delle sue scelte.
    Per quanto riguarda l'alternativa, essa non può che essere bipolare anche se pluripartitica. Ciò consente agli elettori di scegliere le maggioranze ed evita che qualche raggruppamento si erga ad arbitro della bilancia.

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