sabato 29 ottobre 2011

Ospedale: il video-servizio sulla conferenza stampa

Ieri c’è stata una conferenza stampa in cui i consiglieri comunali del centrosinistra di Ceglie hanno presentato una proposta di riorganizzazione e riqualificazione della struttura ospedaliera della nosrta città . All’incontro ha preso parte anche il consigliere regionale Pino Romano.

La proposta è che l’ospedale di Ceglie possa diventare un presidio territoriale specialistico con la creazione del “centro risveglio”, in una gestione pubblico-privata con la Fondazione “San Raffaele”.


Il servizio di Adele Galetta per TeleBrindisi web tv





1 commento:

  1. Intenti lodevoli e auspicabili per evitare che il nostro ospedale diventi una struttura in degrado. L'idea di unire ciò alla specializzazione della fondazione San Raffaele già presente a Ceglie rende la cosa ancora più importante.
    Ma prima di procedere con questo progetto bisognerebbe innanzitutto rendersi conto del livello attuale della specializzazione della Fondazione citata.
    Questo perchè, in questo ultimo mese ho avuto un'esperienza a dir poco paragonabile a quella di un ospizio dove la gente, almeno nella corsia dove mia madre è stata ricoverata, non è certo trattata con alta specializzazione.
    Nulla da eccepire per quanto riguarda il servizio di accettazione e di visita medica a pagamento.
    Dopo la suddetta visita viene prescritto un ricovero per riabilitazione di mia madre parkinsoniana a livello avanzato con una serie di problemi che cerTo non sto ad elencare. Viene assegnata alla corsia A dove ho trovato personale (parte) con atteggiamenti di superbia, presunzione e poca disponibilità. Già dal primo giorno mi viene detto che il personale avrebbe provveduto a far raggiungere l'autonomia e che non coi sarebbe stato bisogno di assistenza. Ma questa assistenza soprattutto di notte lascia a desiderare perchè:
    -la paziente è costretta a stare dalle otto di sera alle otto di mattina con un pannonolone (alla faccia dell'autonomia!!)perchè nessuno può accompagnarla di notte in bagno e quindi si può immaginare il risultato (quasi ogni mattina tra lenzuola di pipì ecc..);
    - spesso, poichè dicevano che era una paziente fastidiosa, la notte le veniva persino staccato il filo del campanello;
    -ma cosa più grave è stato l'aver cambiato la terapia che lei faceva già da casa (alcuni medicinali per la sua malattia vanno presi durante l'arco della giornata e non somministrati tutti la sera pur di farla dormire la notte e qualche volta anche per tutta la mattinata (soprattutto di domenica).
    Più volte ho dovuto prendere giorni di ferie per poter parlare con medici, primario, caposala e quant'altro pur di far notare questo tipo di situazione. Per qualche giorno sembrava che le cose andassero meglio ma poichè le cose non cambiavano dopo 20 giorni di questo schifo ho deciso che mia madre la riportavo a casa perchè l'unico effetto per lei era solo depressione, irascibilità ecc... e continua arroganza, indifferenza e neanche un minimo di umanità da parte del personale.
    Da aggiungere che la tac prescritta dal primario a distanza di 20 giorni nessuno sapeva dirmi se fosse stata programmata anzi neanche sapevano che fosse stata prescritta (eppure la fotocopia della ricetta era nella cartella).
    Con questo non voglio demolire la specializzazione anche perchè mia madre è stata ricoverata altre due volte negli anni scorsi in altre corsie ed è andato tutto benissimo.
    Però se si deve fare qualcosa per migliorare la specializzazione e avere ulteriori servizi, che si faccia seriamente e si facciano controlli appropriati e si assuma personale che dovrebbe essere predisposto a lavorare con persone con determinate patologie. LA PRIMA REGOLA CON CERTI MALATI E' AMARE IL PROPRIO LAVORO E FARLO CON VOCAZIONE E NON SOLO FINE STIPENDIO.
    Avrei chissà quante altre cose da mettere in evidenza ma lasciamo perdere stiamo solo attenti che i costi di tale strutture penso siano piuttosto elevati e almeno il servizo CHE SIA più che eccellente e con personale PIU' CHE SPECIALIZZATO.
    Saluti G.

    RispondiElimina