martedì 11 settembre 2012

Referendum






Una delle riforme più assurde varate dal Governo Monti è quella relativa all’art 18 dello Statuto dei lavoratori del 1970. Si parla dei licenziamenti dei lavoratori che, con il nuovo testo, possono essere licenziati anche senza una giusta causa. Tenendo così i dipendenti sempre sotto questa mannaia continua, una sorta di istituzionalizzazione del ricatto dei lavoratori. Sono la disoccupazione, l’evasione fiscale che bisogna aggredire, non i diritti di chi lavora. Iniziassero a pagare un po' anche le banche e le grandi rendite. 

Al contrario, invece di ridurre il precariato, questo governo vuole rendere tutti precari, in una sorta di livellamento dei diritti verso il basso. Questo, secondo i professori al governo, farà crescere l'economia italiana. La cosa che sorprende è che un'esponente politico attenta al sociale e ai diritti come Rosy Bindi si dica contraria a questo referendum "perché questa riforma che parte dall'articolo 18 è frutto di una sintesi a cui abbiamo contribuito anche noi come Pd in maniera determinante e perché penso che la modifica all'articolo 18 sia assolutamente europea". Bella roba avete messo su …

I primi licenziamenti sono avvenuti qualche giorno fa e hanno riguardato due giovani (Leggi). Meno male che la riforma era stata realizzata pensando ai giovani …



Il comitato referendario


Intanto ieri sono stati depositati alla Corte di Cassazione i quesiti referendari per ripristinare l'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, modificato dalla riforma Fornero, e per cancellare l'articolo 8 del provvedimento del governo Berlusconi che deroga alla contrattazione collettiva. La raccolta delle firme partirà da ottobre.



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