Pubblico il comunicato relativo all'intervento del consigliere provinciale (e segretario Udc della provincia di Brindisi) Ciro Argese a Chianciano, in occasione della festa nazionale del partito centrista. Al centro dell'intervento la questione della riforma istituzionale delle Province e il futuro dell'attuale Provincia brindisina in vista dell'accorpamento con quella di Taranto.
ARGESE, UDC: lasciamo che siano i rappresentati istituzionali a fare le proposte
Se i parlamentari della mia terra non avessero votato la Legge n. 135 del 7 agosto 2012, se avessero proferito qualche parola o tentato di presentare un emendamento, forse la nostra Provincia oggi sarebbe rimasta ancora tale, così come la città capoluogo. E’ quanto ha dichiarato oggi Ciro Argese, segretario provinciale dell’UDC, nell’incontro nazionale dei segretari provinciali a Chianciano terme.
Il nostro partito, ha detto Argese, proponeva la pari dignità e quindi l’abolizione di tutte le province italiane nell’ambito di un riassetto istituzionale complessivo del nostro Paese. È accaduto invece che, a differenza della vicina Provincia di Lecce dove la forza politica dei parlamentari è riuscita a far modificare i parametri per poterla mantenerla in vita , per la nostra provincia nulla è stato fatto. Siamo convinti quindi, che con una forte e incisiva battaglia in Parlamento si sarebbe potuto evitare la cancellazione della nostra Provincia, mentre oggi, ben che vada, diverrà un ente di secondo grado.
Bene ha fatto il presidente Ferrarese, ha continuato il segretario Argese, a coinvolgere i Consiglieri Regionali del territorio e tutti si Sindaci della Provincia. Infatti solo dall’incontro tra questi soggetti potrà nascere la proposta di accorpamento da presentare alla Regione e alcune fughe in avanti prima dell’incontro servono solo a difendere o a nascondere l’ inadempienza di alcuni parlamentari.
In questi ultimi giorni, ha detto ancora Argese, abbiamo assistito a proposte di accorpamento prima fatte e poi ritirate e si continua tuttora ad assistere a prese di posizioni utili solamente, questo sì, a creare inutili polemiche.
Sia in Provincia che nella città capoluogo rappresentiamo, non dispiaccia a nessuno, la più grande forza politica. Ciò nonostante riteniamo che debbano essere, a prescindere dal colore politico, i rappresentanti istituzionali a fare una proposta per la difesa del nostro territorio. L’auspicio ha concluso Argese a Chianciano, è quello che nei prossimi giorni si dia vita alla nuova legge elettorale che preveda il voto di preferenza affinchè i futuri parlamentari, finalmente eletti dai cittadini, possano, a differenza degli ultimi anni, difendere il nostro territorio.
Quello che accaduto alle Province è frutto di una legge elettorale paradossale che ha costretto i nominati a difendere la propria posizione a scapito dei cittadini. Non deve più accadere ha concluso Argese, che chi non è riuscito a farsi eleggere in un consiglio comunale o provinciale possa addirittura rappresentare il territorio in Parlamento.
Nessun commento:
Posta un commento