Domenica e lunedì, lo sappiamo bene tutti, saremo chiamati ad esprimere il nostro voto per il rinnovo del Parlamento. Lo faremo in uno dei momento più difficili e duri dal punto di vista economico-sociale per il nostro Paese. E' responsabilità di tutti noi cittadini ed elettori scegliere il percorso che il nostro Paese seguirà. In questi giorni la campagna elettorale si avvia (finalmente) a conclusione. Abbiamo ascoltato e ascolteremo ancora per qualche ora le proposte dei vari partiti e dei loro "nominati" più o meno sicuri (non potendo noi cittadini esprimere neanche la nostra preferenza dal 2005 per decisione del centrodestra allora al governo).
Quella attuale è una delle fasi più dure e difficili della nostra storia nazionale. Disoccupazione a livelli altissimi (un giovane su tre non riesce a trovare lavoro), aziende che chiudono, il ceto medio che tende a scivolare nell'area della povertà, lavoratori esodati (senza stipendio e senza pensione perchè troppo "giovani"), risorse per scuola, salute e servizi sociali sempre più "tagliate", un livello di tassazione sempre più elevato. Un senso di sfiducia generale.
Ascoltando i vari appelli al voto, colpisce molto, dalle nostre parti, la richiesta di voto basato sulla "cegliesità" e sulla sua variante "brindisinità". Votare una persona per il solo fatto che è un candidato del posto. Come se si trattasse di eleggere rappresentanti che debbano andare in Consiglio comunale o provinciale e non, piuttosto, rappresentanti di tutta la Nazione in Parlamento. Credo che tutti noi saremmo felici che in Parlamento sedessero esponenti legati alla nostra realtà locale, al di là del loro "colore". Ma la questione principale resta comunque un'altra, senza nulla voler togliere alle capacità di tutti i candidati.
Cosa farà quel rappresentate messapico col suo mandato? Quale sarà l'indirizzo politico, economico e sociale che sosterrà in Parlamento? E' fuori dal mondo pensare che quel ruolo abbia come oggetto la cura diretta degli interessi cegliesi (o brindisini). Questi interessi allo sviluppo della realtà locale potranno essere tutelati soltanto all'interno di un indirizzo politico e di scelte che vedano al centro il Sud. Il resto sono chiacchiere e propaganda. Senza dimenticare che il sistema elettorale scellerato attuale chiede il voto a liste bloccate (da votar quindi in blocco, prendere o lasciare) e non singoli candidati. Si votano quindi un partito e una proposta "generale". E si tratta di scegliere chi deciderà, in Parlamento, del nostro futuro. Non è una partita di calcio.
A tal proposito, credo che una delle principali proposte che interessino noi elettori di una piccola cittadina del Mezzogiorno d'Italia sia: quale sarà l'attenzione che verrà data al Sud? Ce lo chiediamo anche alla luce di proposte che avrebbero conseguenze inquietanti quali quella fatta propria da Popolo della Libertà e Lega Nord che punterebbero, in caso di vittoria, a destinare il 75% delle tasse pagate in ogni regione esclusivamente a quella regione (proposta solo apparentemente suggestiva ma evidentemente incostituzionale, in quanto equivarrebbe ad accettare l'erogazione dei servizi fondamentali - dalla sicurezza, ai servizi sociali fino alla sicurezza - in maniera differenziata sul territorio tra regioni ricche e regioni meno ricche). Se passasse questo criterio, bisognerebbe che qualcuno spiegasse perchè allora 4 miliardi e mezzo di euro dei Fondi Fas destinati alle aree deboli del Paese (in primis il Mezzogiorno) sono stati dirottati per pagare le multe ricevute dagli allevatori del Nord per lo sforamento delle quote latte da parte loro ..... ma la logica leghista/berlusconiana in questi casi è variegata.
Cosa farà quel rappresentate messapico col suo mandato? Quale sarà l'indirizzo politico, economico e sociale che sosterrà in Parlamento? E' fuori dal mondo pensare che quel ruolo abbia come oggetto la cura diretta degli interessi cegliesi (o brindisini). Questi interessi allo sviluppo della realtà locale potranno essere tutelati soltanto all'interno di un indirizzo politico e di scelte che vedano al centro il Sud. Il resto sono chiacchiere e propaganda. Senza dimenticare che il sistema elettorale scellerato attuale chiede il voto a liste bloccate (da votar quindi in blocco, prendere o lasciare) e non singoli candidati. Si votano quindi un partito e una proposta "generale". E si tratta di scegliere chi deciderà, in Parlamento, del nostro futuro. Non è una partita di calcio.
A tal proposito, credo che una delle principali proposte che interessino noi elettori di una piccola cittadina del Mezzogiorno d'Italia sia: quale sarà l'attenzione che verrà data al Sud? Ce lo chiediamo anche alla luce di proposte che avrebbero conseguenze inquietanti quali quella fatta propria da Popolo della Libertà e Lega Nord che punterebbero, in caso di vittoria, a destinare il 75% delle tasse pagate in ogni regione esclusivamente a quella regione (proposta solo apparentemente suggestiva ma evidentemente incostituzionale, in quanto equivarrebbe ad accettare l'erogazione dei servizi fondamentali - dalla sicurezza, ai servizi sociali fino alla sicurezza - in maniera differenziata sul territorio tra regioni ricche e regioni meno ricche). Se passasse questo criterio, bisognerebbe che qualcuno spiegasse perchè allora 4 miliardi e mezzo di euro dei Fondi Fas destinati alle aree deboli del Paese (in primis il Mezzogiorno) sono stati dirottati per pagare le multe ricevute dagli allevatori del Nord per lo sforamento delle quote latte da parte loro ..... ma la logica leghista/berlusconiana in questi casi è variegata.
Di fronte a questa ed altre problematiche non servono politici (cegliesi o meno) che votino a favore di leggi e provvedimenti ispirati dalla Lega contro gli interessi del sud, servono invece parlamentari che davvero mettano il sud e le relative problematiche al centro dell'agenda del parlamento e del governo. Pensiamo al programma per l'Italia, più che alla carriera politica dei singoli candidati.
Questo blog non vi consiglierà nessuna lista. Solo un appello: votate chi ritenete più adatto a governare l'Italia, ma riflettete bene prima. Il futuro dei prossimi cinque anni è nelle nostre mani. Il voto di protesta non credo cambi nulla, anzi (è proprio grazie a qualche populista, che qualche anno fa voleva ribaltare radicalmente la "vecchia politica", che ci troviamo oggi in questa situazione). Non sprechiamo per rabbia o delusione questa opportunità costituzionale. Di promesse, tra nuovi e vecchi simboli, ne abbiamo sentite tante, come le altre volte. Ma pensiamoci bene. Perchè l'Italia non può più permettersi di addormentarsi in un sogno che potrebbe diventare, come l'altra volta, un incubo. Ancora peggiore.
Avremmo dovuto parlare solo di campagna elettorale ma la cronaca, purtroppo, si ripresenta con la sua urgenza. La notizia l'abbiamo letta da AhiCeglie (link). Qualche ora fa c'è stata una rapina ad una gioielleria in via San Rocco ad opera di due persone, datesi alla fuga. Per i dettagli ci aggiorneranno in maniera approfondita domani mattina le nostre brave Maria Gioia e Adele Galetta, corrispondenti rispettivamente del Quotidiano e della Gazzetta del Mezzogiorno.
Quello che, come blog, sentiamo il dovere di fare è ribadire con forza il nostro rifiuto ad accettare che la nostra bella cittadina continui ad essere vittima di questi atti delinquenziali. Non è questa la Ceglie che vogliamo. Auspichiamo che quanto prima i responsabili siano identificati e paghino. E non può mancare, come sempre, il nostro pieno sostegno e fiducia nelle Forze dell'ordine e in tutti coloro che quotidianamente si impegnano per garantire la sicurezza e la legalità nella nostra comunità.
Questo blog non vi consiglierà nessuna lista. Solo un appello: votate chi ritenete più adatto a governare l'Italia, ma riflettete bene prima. Il futuro dei prossimi cinque anni è nelle nostre mani. Il voto di protesta non credo cambi nulla, anzi (è proprio grazie a qualche populista, che qualche anno fa voleva ribaltare radicalmente la "vecchia politica", che ci troviamo oggi in questa situazione). Non sprechiamo per rabbia o delusione questa opportunità costituzionale. Di promesse, tra nuovi e vecchi simboli, ne abbiamo sentite tante, come le altre volte. Ma pensiamoci bene. Perchè l'Italia non può più permettersi di addormentarsi in un sogno che potrebbe diventare, come l'altra volta, un incubo. Ancora peggiore.
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Aggiornamento di cronaca
E INTANTO C'E' STATA UNA RAPINA
Avremmo dovuto parlare solo di campagna elettorale ma la cronaca, purtroppo, si ripresenta con la sua urgenza. La notizia l'abbiamo letta da AhiCeglie (link). Qualche ora fa c'è stata una rapina ad una gioielleria in via San Rocco ad opera di due persone, datesi alla fuga. Per i dettagli ci aggiorneranno in maniera approfondita domani mattina le nostre brave Maria Gioia e Adele Galetta, corrispondenti rispettivamente del Quotidiano e della Gazzetta del Mezzogiorno.
Quello che, come blog, sentiamo il dovere di fare è ribadire con forza il nostro rifiuto ad accettare che la nostra bella cittadina continui ad essere vittima di questi atti delinquenziali. Non è questa la Ceglie che vogliamo. Auspichiamo che quanto prima i responsabili siano identificati e paghino. E non può mancare, come sempre, il nostro pieno sostegno e fiducia nelle Forze dell'ordine e in tutti coloro che quotidianamente si impegnano per garantire la sicurezza e la legalità nella nostra comunità.
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