mercoledì 10 aprile 2013

Alti e bassi ospedalieri


 Dal  sito della rivista Wired





"Per aiutarti a capire dove ti curi, ma anche dove vanno i tuoi soldi di contribuente, Wired pubblica i dati integrali sulla qualità delle cure in tutti i 1.200 ospedali italiani, pubblici e privati, raccolti dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari (Agenas) del ministero della Salute. Per ogni ospedale, Agenas ha raccolto gli esiti delle cure per le principali patologie

Sono gli indicatori utilizzati in tutto il mondo e rappresentano le operazioni chirurgiche più comuni, come l’intervento a seguito di infarto oppure per frattura del femore (un parametro prezioso per comprendere la bontà delle cure agli anziani). Per ognuno di questi indicatori, ogni ospedali mostra un valore percentuale: l’indice di rischio

Questa variabile rappresenta la percentuale dei pazienti deceduti sul totale dei ricoveri effettuati. Un valore poi aggiustato, cioè corretto per rimuovere tutti i fattori che possono alterarlo a monte. Per esempio, l’età del paziente, la presenza di altre malattie durante l’operazione oppure la gravità delle sue condizioni. In questo modo gli ospedali di tutta Italia diventano davvero confrontabili. Con un po' di buon senso, poi, è facile evitare i trabocchetti: un piccolo ospedale con due pazienti l'anno e decessi non è comparabile a un grande policlinico con migliaia di pazienti e, ovviamente, più rischi". 




Per ingrandire la mappa e cercare l'ospedale di interesse usate la rotella del mouse
(o la funzione "+" sulla destra della mappa)





Nessun commento:

Posta un commento